Seguire i flussi della musica live per la città ci fa sempre più straripare tra i generi, dal blues di Markus K., un busker girovagante per l’Europa tra piazze e locali, alla new wave che ormai si è insediata nelle nostre scalette con la sua continua germinazione per la città di cupi e affascinanti avvenimenti, che intrecciano anche la musica con le altre arti, ai vari voli strumentali pindarici sperimentali rumoristi interstellari e cinematici.

A proposito dell’uso dei molti sensi, per quanto riguarda la scienza prendiamo per spunto una ricerca orrenda e disprezzabile in quanto utilizza la sperimentazione animale, della quale ci interessa solo l’ipotesi di partenza che vede un legame tra l’uso dell’olfatto e le capacità di generazione di cellule cerebrali anche in età adulta.
Questo solo per dire che, al di là dei risultati di questa ricerca che NON continueremo a seguire, è certamente bene per la vitalità del nostro cervello a qualsiasi età utilizzare il più possibile tutti i sensi a disposizione (e magari stare meno sulle tastiere).

Io ci sono stata talmente poco (o male?) sulla tastiera, che vi ho riassunto questa puntata molto molto in ritardo, ma quello che abbiamo suonato lo ricordiamo ed è:

Markus K. “Fallen Angel”
Style Sindrome “Surrender”
Rainbow Island “8 Yap”
922017 “Massive”
La Batteria “Scenari”
Black Maps & Motel Rooms “Uno”
Taproban “Agatha lost in the mirror whale”
Taproban “Nexus”
Russian Rose “Mind fight”
Sonic Jesus “I hope”
Flying Madonnas “Punk di stelle”
I Botanici “Non sbaglio più”
I Botanici “Solstizio d’inverno”