La prima volta.
Dopo un’inizio claudicante per miei limiti con il mezzo ma supportato dalle Scimmie Artiche e il loro passamontagna che ,ad una certa, si sono inceppate pure loro,la trasmissione ha preso pieghe più rilassate grazie al sostegno del boss di Radiosonar.
Ci siamo immersi nella musica indie internazionale, facendo un giretto all’interno dei primi anni zero, andando a cercare dei brani di gruppi che si sono totalmente autoprodotti, per poi passare alle scoperte di piccoli produttori locali ma poi assorbiti da major, gruppi diventati famosi prima di approdare direttamente in una major anche se paladini dell’indie e qualche intruso che proprio internazionali non sono ma hanno un nome che non si poteva non menzionare nella prima puntata di ‘Indieni Metropolitani’

#NoEtichette

La playlist:

Artic Monkeys – Balaclava,

Trabant – Waste of Time,

The Young Knives – Here Comes the Rumour Mill,

The Wombat – Backfire @ the Disco,

Air – Napalm Love,

The Whitest Boy Alive – Burning,

Arcade Fire – The Suburbs (continued),

The Fratellis – Henrietta,

The Strokes – New York City Cops,

The Wannadies – Uri Geller,

The Ting Tings – That’s Not My Name,

Franz Ferdinand – This Boy,

Dirty Pretty Things – Bang Bang, You’re Dead,