Nella puntata Numero Due di “Indieni Metropolitani” abbiamo ascoltato dei brani estratti dagli album di debutto di gruppi e singoli italiani della scena indipendente degli anni zero,scivolando anche nell’altro secolo con una divagazione verso i monti dell’Emilia, selezionando tra etichette indipendenti innovative e alcune volte lungimiranti e gruppi emergenti che pubblicavano nel passato con le grandi case discografiche e oggi continuano a incidere con major ma rimangono i pilastri della musica di un certo tipo. Ci sono grandi assenti ma ci rifaremo presto
#noclichè

Playlist:
Verdena-Viba,
Il Teatro degli Orrori – E Lei Venne,
Afterhours – Sui Giovani d’oggi ci Scatarro sù,
Meganoidi – Meganoidi,
Subsonica – Preso Blu,
C.S.I. – Unità di Produzione,
Ustmamò – Memobox,
Tre Allegri Ragazzi Morti – Mai Come Voi,
Zen Circus – Ragazza Eroina,
Le Luci Della Centrale Elettrica – Fare i Camerieri,
Baustelle – Il Musichiere 999,
Baustelle – La Canzone Del Riformatorio,
Bugo – Le Menate Che Mi Faccio,