la-discoteca-del-diavolo-1-21-lost-in-the-post

Fu così che, mentre meditava sulla prossima puntata de La Discoteca del Diavolo, TiedBelly venne risucchiato in un passaggio spazio-elettorale che lo sputò in un presente “Post-ideologico”. Preso da sgomento, il nostro cercava di ritrovare la strada per l’archivio del Satanasso: il terrore di quanto lo circondava e l’improvvisa certezza di una calamità già consumatasi tanto tempo prima rendeva i maleodoranti corridoi, gli asettici ambienti-ufficio e quelle inquietanti spelonche intasate di dischi la più confortevole delle tane. Una volta riuscito a rientrare negli ambienti della discoteca del Demonio però, Tiedbelly ritrovava il proprio spirito di servizio e sceglieva musiche che erano definite (o lo erano state) post-qualcosa per celebrare ironicamente il nuovo ordine umano, quello in cui si dovrà sempre essere post-qualcosa giacché il “qualcosa” è buono soltanto per un rapido oblio. La puntata in questione è praticamente questo, una passeggiata inventata tra rovine tutt’altro che immaginarie in cui ci si esercita a indovinare, scrutando i ruderi, le forme e il senso originari di quelle vestigia. Siamo oltre la nostalgia, questa è post-nostalgia e tutti noi, coscienti o meno, siamo persi in un “dopo” senza un domani.
Enjoy

1. Godspeed you! Black Emperor – Dead flag blues
2. Violent Femmes – World we’re living in
3. Crime & The City Solution – At the crossroads
4. Crooked Fingers – Bad man coming
5. Califone – Alice marble grey
6. Darius Jones – Cry out
7. Orchestre Tout Poissant Marcel Duchamp – Afrogarage
8. Melanie De Biasio – Sitting in the stairwell
9. Daniel Lanois – Aquatic
10. Bruce Russel – Hiroshima tourist blues in dub
11. L’Enfance Rouge – Jadransko more
12. Old Time Relijun – Dark of the male, light of the female
13. Soul Coughing – Screenwriter blues
14. Sleaford Mods – Urine mate
15. Daniel Johnston – Fake records of Rock’n’Roll