20 January 2019  /  Fabi

In questo viaggio seguiamo il percorso sportivo di tifoserie e stadi

In questa nuova puntata di Guida alle città ribelli ci incammineremo seguendo i cori e le urla di gioia che provengono dai grandi e piccoli stadi provenienti dalle grandi città italiane: Roma, Venezia e Firenze.

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Roma. La squadra non si discute, si ama

Camminiamo insieme a Mario di Tor Bella Monaca per scoprire la storia delle tifoserie. Lo stadio Olimpico diviene il loro palcoscenico dove esibire striscioni e coreografie per ribadire il proprio amore alla squadra; ma non solo, con lui scopriamo come la destra è entrata all’interno delle tifoserie di Roma.

[…] In Sud non c’era politica né per uno, né per l’altro a nessuno je ne fotteva niente de mettese a falla allo stadio, perchè la facevi tutta la settimana! Però è chiaro che i simboli di destra erano inammissibili in mezzo a noi. Non poteva succedere, era proprio inconcepibile […]

Venezia. Sant’Elena – Unione

Il nostro cammino ci porta ad incontrare una bella storia di tifoserie unite superando i limiti dei campanilismi provinciali, a Venezia scopriamo l’Unione incontro e fusione tra le tifoserie mestrine e veneziane.

[…] In poco più di dieci anni un gruppo di giovani tifosi, socialmente poco inclini ad attività culturali e politiche, è riuscito in ciò che generazioni di classi dirigenti non hanno voluto o saputo fare in oltre settant’anni di unione amministrativa: creare una forte consapevolezza di essere un unicum composito. […]

Firenze. Il calciatore partigiano e la strage fascista

Lo stadio Artemio Franchi a Firenze è una struttura razionalista degli anni ’30. E’ stato uno dei simboli del fascismo ma proprio nel giorno della sua inaugurazione il giocatore della fiorentina, in un’amichevole, si rifiuta di fare il saluto fascista ai gerarchi e Mussolini presente il suo nome era Bruno Neri.
Ma questo stadio non cela solo questa storia di resistenza ma anche una pagina orribile della storia del 1944; quando il “boia” Mario Carità uccide 5 ragazzi per dimostrare a Firenze la forza di un regime odiato dalla maggioranza dei cittadini.

[…] Tutti i giocatori alzano il braccio il braccio destro. Ma tra gli undici atleti in campo ce n’è uno che si distingue, che resta platealmente immobile, con le braccia lungo il corpo. Il “ribelle in maglia viola è il ventunenne Bruno Neri” […]