NO ALL’ ANNESSIONE ALLO STATO D’ISRAELE DEI TERRITORI PALESTINESI OCCUPATI

E’ grazie al sostegno degli Stati Uniti che Israele può tenere in così grande dispregio il DIRITTO, ma anche perché la Comunità Internazionale si limita a periodiche denunce senza farne scaturire alcun atto conseguente. Si possono comminare sanzioni alla Russia, all’ Iran, a Cuba, alla Siria, ma non ad Israele. Nessuno tocchi Israele, l’intoccabile, unico Stato al di sopra e al di fuori di ogni legge.
Eppure proprio all’interno di Israele e della Comunità ebraica nord americana si alzano voci di protesta contro i propositi di annessione, di deplorazione delle violenze e di condanna dell’occupazione militare.

Presidio di sabato 27 giugno,  in Piazza del Campidoglio:
• di impedire l’annessione ad Israele dei Territori palestinesi;
• l’invio di una forza ONU di interposizione che si faccia carico anche della difesa dei cittadini e delle cittadine palestinesi dagli attacchi dei soldati e dei coloni israeliani;
• il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del governo italiano e dell’Unione Europea;
• la convocazione di una Conferenza internazionale per la pace in Medio Oriente, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con la partecipazione di tutte le parti interessate, sulla base delle risoluzioni Onu e nel rispetto della legalità internazionale, a partire dalla Convenzione di Ginevra.
Lasciare (come sostengono alcuni governi europei) che le due parti in causa riprendano trattative dirette significa semplicemente lasciare i Palestinesi soli di fronte al Paese occupante e colonizzatore, perpetuando l’errore, protrattosi per 27 anni, di una trattativa in balìa di una disparità di forze che ha portato alla totale disapplicazione dell’accordo di Oslo del 1993.
Che Giustizia, Pace e Legalità prevalgano ed assicurino Libertà e Autodeterminazione ai Palestinesi è interesse di tutti, in particolare dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, perché, come disse Mandela: ”Non saremo mai liberi fino a che i Palestinesi non saranno liberi”.
Tutti insieme per un mondo diverso, più giusto e più civile, per continuare a credere che le vite, tutte le vite, devono essere salvate.

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