In questa puntata leggiamo alcuni brani dell’intervento di Carmen Romero Baciller dal libro Transfemminismo o barbarie edito da Kaotica libros (traduzione e lettura di Mari)
Carmen Romero Bachiller è una femminista queer intersezionale, fa parte del Punto violeta somoaguas e del collettivo di Famiglie eterodissidenti
In questa puntata leggiamo alcuni brani tradotti da Mari del suo intervento dal libro Transfemminismo o barbarie edito da kaotica libros che abbiamo presentato nella precedente puntatata di QUEERzionario
"Abbiamo scoperto con orrore una versione di femminismo bianco: un modello transfobico che ha avuto spazio nel dibattito anglosassone ma che non aveva avuto seguito in territorio spagnolo dove la presenza di donne trans è stata forte già dagli anni 90 e gli uomini trans si integravano perfettamente a partire dalle giornate di Granada nel 2009 con la irruzione del discorso transfemminista. Gli interventi trasnfobici nella scuola femminista Rosario Acuña nell'estate del 2019, il manifesto antitrans del partito femminista che portò alle giustificate espulsioni da Isquierda unida e, in piena pandemia, l'ideario del PSOE pubblicato el giugno 2020 sono le punte più evidenti di una strana campagna dove l'ostilitá e la misoginia si sono convertiti in discorsi sacri. La teoria queer e l'intersezionalità restano esclusi da questo auto definito femminismo, diventano anatemi accusati di voler chiudere con le donne e il femminismo.
Peò com'e possibile essere arrivatu a questo punto? Perchè le donne trans, la teoria queer e la intersezionalità vengono presentate come nemiche del femminismo? Di quale femminismo? Chi ha paura del transfemminismo?
A cosa risponde questo cumulo di questioni assurde rivestite da intellettualismi? Quali minacce fittizie o reali le provocano? Hanno davvero a che vedere con il femminismo o cercano forse di addomesticare, escludere un femminismo troppo ricco, diverso, plurale e incontrollabile perchè determinate posizioni femministe mantengano le loro posizioni di priviegio?
E Carmen Bachiler termina il suo intervento e risponde a quest'ultima domanda con una citazione di Audre Lorde (1984) che vi riproponiamo
“Abbiamo avuto bisogno di tempo per capire che la nostra era la casa delle diversità, più che una casa di una differenza in particolare. Abbiamo avuto bisogno di anni per capire a usare la forza che la sopravvivenza quotidiana insegna, anni in cui abbiamo imparato che la paura non deve fermarci, che possiamo apprendere l'una dall'altra in termini che non erano necessariamente i nostri”
QUEERzionario del 01/01/2022 – C di CHI ha paura del transfemminismo?