9 November 2021  /  Silvia e Paolo

Questo martedì Silvia e Paolo fanno rumore con Giulio Pantalei dei Pantaun gruppo indie rock con un immaginario che spazia dalle arti all’impegno sociale.

I panta sono riusciti in quattro anni a definire “una miscela unica nel panorama indipendente nostrano” (MTV New:Generation) e divenire “una band molto riconoscibile, perfettamente consapevole dei propri mezzi e dei propri obiettivi”(Rockit). Hanno suonato in più di 300 concerti in giro per l’Italia e sono entrati in contatto – tra collaborazioni e aperture – con personalità come i Negrita, Carlo Verdone, i Garbage, Samuel dei Subsonica, i Turin Brakes, Motta e Andrea Ruggiero, Giorgio Canali, Capovilla e con la David Lynch Foundation. Nell’estate del 2019 hanno suonato al Mi Ami Festival a Milano e sul main stage di Villa Ada a Roma, prima di Iron & Wine + Calexico. 
I Panta hanno costruito un ponte tra Italia e Inghilterra, che va oltre la musica: nel 2015 il cantante è stato eletto Youth Ambassador per ONE, l’ong di Bono Vox, nel 2019 hanno dato il via alla collaborazione con Steve Lyon e nel 2020 sono stati invitati a registrare agli Abbey Road Studios, dove sono al lavoro sul nuovo materiale. Grazie a ONE, i Panta hanno avuto due stand prima dei concerti di U2 e Noel Gallagher allo Stadio di Roma e al Forum di Milano. Mentre il lavoro agli Abbey Road Studios e all’Abbey Road Institute con Paolo Violi li ha portati a conoscere gli Arctic Monkeys e accompagnare Carlo Verdone a ritirare il riconoscimento della Italian Society dell’Università di Oxford.

Sono stati definiti su Radio1 come “la giovane speranza del Rock Italiano” (J. Vignola, Music Club) e da Radio Rock come “la rock band under 30 più interessante a Roma”. 
I Panta esordiscono con l’EP “Cause/Effetti” (2016) e libro “Poesia in forma di Rock” (Arcana, 2017), con prefazione di Paolo e Carlo Verdone, presentato in tutta Italia e oggi alla terza ristampa. Nel 2019 hanno pubblicato l’album d’esordio “INCUBISOGNI” (MEI / Goodfellas), ultimato al Panic Button Studios di Londra da Steve Lyon, storico producer di Depeche Mode e Cure.
Il loro ultimo singolo, “Subliminale”, è un brano che fonde una raffinata ricerca musicale col desiderio di tradurre in canzone la ricerca interiore che la band sta portando avanti da anni, attraverso lo studio e la meditazione trascendentale. “Subliminale è un pezzo Indie Rock molto diretto e al tempo stesso molto misterioso, un punto di arrivo e di inizio per noi. È arrivato come un segreto da decifrare” afferma Giulio Pantalei. “Può essere letto secondo tre piani: uno sensuale, che è alla base del brano, uno metaforico e uno trascendentale (per via della meditazione). Da qui il titolo. Musicalmente abbiamo giocato su questi tre livelli, ma suonando in modo serrato nell’attitudine Post-Punk che più ci rispecchia e che Steve Lyon, con cui è sempre un onore lavorare, è assoluto maestro nell’incidere. C’erano energie bellissime in studio quando l’abbiamo registrata, sono tutte lì dentro.”
 
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