21 April 2020  /  Rachele Borghi

Decolonialità e privilegio

Un messaggio audio da Rachele Borghi a #TRANSfemmINonda: le note a(l) margine del suo ultimo libro Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema mondo, pubblicato da Meltemi nella collana Cutlure Radicali

« La marginalità è un luogo radicale di possibilità, uno spazio di resistenza. Questa marginalità, che ho definito come spazialmente strategica per la produzione di un discorso contro-egemonico, è presente non solo nelle parole, ma anche nei modi di essere e di vivere. Non mi riferivo, quindi, a una marginalità che si spera di perdere – lasciare o abbandonare – via via che ci si avvicina al centro, ma piuttosto a un luogo in cui abitare, a cui restare attaccati e fedeli, perché di esso si nutre la nostra capacità di resistenza. Un luogo capace di offrirci la possibilità di una prospettiva radicale da cui guardare, creare, immaginare alternative e nuovi mondi » bell hooks (Elogio del margine, Feltrinelli, 1998, p. 68).

A partire dalle riflessioni di bell hooks, questa lettura interroga la questione dei privilegi e dei rapporti di dominazione attraverso la rielaborazione della storia personale. Quando fai parte del centro del sistema-mondo, che senso ha parlare di margine?

Rachele Borghi è professora di Geografia all’Università Sorbona di Parigi, geografa queer, pornosecchiona transfemminista.
Il suo lavoro si incentra sulla decostruzione delle norme dominanti che si materializzano nei luoghi e sulla contaminazione degli spazi attraverso i corpi dissidenti e militanti.
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Decolionità e privilegio. link al libro di Rachele Borghi
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