Una nuova recensione a cura di Claudio Contini

Nell’America trumpiana non era difficile aspettarsi un risveglio delle coscienze da parte di chi è apertamente discriminato, ma forse nessuno si aspettava una partecipazione globale come è avvenuto dopo il vergognoso omicidio di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis.

Anche il mondo dell’Hip-Hop si è unito alla lotta, tanti gli artisti che hanno fatto uscire pezzi per dare il loro appoggio alle proteste o che semplicemente hanno postato sui social il loro sdegno. Chi non aveva di certo bisogno del suono della sveglia è senza dubbio Chuck D, che con i suoi Public Enemy o da solo, è sempre stato in prima linea per combattere le istituzioni conservatrici e razziste che hanno oppresso il popolo afroamericano in ogni campo. Ecco perchè l’uscita di “State Of The Union (Shut The Fuck Up)“nuovo pezzo e video dei Public Enemy, è assolutamente in linea con lo spirito del grande rapper di Long Island.
Ma prima di arrivare al contenuto, è doveroso sottolineare il livello di qualità a cui ci troviamo di fronte. Innanzitutto “State Of The Union” mette la parola fine alla querelle montata ad arte tra Chuck e Flavor Flav. I due frontmen del gruppo avevano duramente battibeccato in maniera pubblica sui social, tra l’altro partendo da un post che riguardava la partecipazione del gruppo ad una manifestazione pro-Sanders, all’epoca candidato anti-Trump per le prossime elezioni presidenziali in USA. Lo scambio di accuse era stato talmente pesante che tutti avevano dato per scontato l’allontanamento di Flav dal gruppo, salvo lo svelare un mese dopo (il primo di aprile) che era tutta una boutade creata ad arte per portare interesse verso il nuovo progetto del gruppo. Che questa sia la verità forse non lo sapremo mai, ma sta di fatto che in questo pezzo, video compreso, i due sono insieme e sembrano pure ritrovare l’energia e l’alchimia dei vecchi tempi.
Insieme a loro, oltre all’ormai DJ ufficiale del gruppo, DJ Lord, c’è DJ Premier, al quale è affidata la produzione e il lavoro di scratch. Cosa dire, l’unione del gruppo più importante della storia dell’Hip-Hop con uno dei produttori più grandi di sempre è già di per se una notizia non da poco. A rendere il tutto elettrizzante c’è il feeling che si crea. Premier sa bene quanto sia potente il delivery di Chuck D e per questo crea una base minimal ma con grande impatto sulle casse, riuscendo a suonare classico ma non vecchio e soprattutto senza cancellare quello che è il suono dei Public Enemy. Flavor Flav sembra particolarmente in forma, non a caso il primo di cui sentiamo la voce è lui con uno dei sui classici adlib, prima di arrivare al trionfo del ritornello in cui domina la scena, presumibilmente rivolgendosi a Trump “sorry ass motherfucker stay away from me!“.
Tra tutto questo, le liriche potenti di Chuck D non lasciano troppo spazio alla fantasia. Già le prime parole sono chiare “whatever it takes, rid this dictator” (qualsiasi cosa serva, liberiamoci di questo dittatore). E nel primo verso Chuck D si rivolge direttamente al popolo in più di un’occasione, con un linguaggio diretto e di facile comprensione (“vote this joke out or die tryin…another four years gonna gut y’all hollow, dried up, broke and can’t borrow” ovvero “facciamolo fuori alle elezioni o muoriamo provandoci…. altri quattro anni vi faranno secchi, poveri senza nemmeno poter prendere prestiti“)
Nei versi successivi le lyrics sono ugualmente chiare ed incendiarie, senza trascurare commenti sociali (“make America great again, the middle just love it” riferito al famoso slogan trumpiano che “l’americano medio ama“) fino ad arrivare al paragone con la Germania nazista nel finale, che chiude con “history’s a mystery if you ain’t learning” cioè “la storia è un mistero se non impari“.
Insomma tre minuti abbondanti di adrenalina pura arricchiti da un video girato in piena notte, come dichiarato nei credits, in cui i protagonisti spaccano lo schermo con fare clandestino e tanta anima Hip-Hop. E se una delle cose migliori dell’Hip-Hop nel 2020 viene dai sessantenni Chuck e Flav con la collaborazione del cinquantenne Premier, significa che l’Hip-Hop non solo è vivo e vegeto ma forse non morirà mai.

Sostieni RadioSonar - Alza il Volume.

Tramite questo comodo form potete sostenere le attività dell'associazione con il sistema digitale di PayPal. [wpedon id=19928] oppure potete effettuare donazioni o tesserarvi effettuando un versamento sul nostro conto corrente presso Banca Etica [CP_CONTACT_FORM_PAYPAL id="1"]  

Dopo aver fatto il versamento scrivete una mail a radiosonar@gmail.com in cui inserite Nome, Cognome, Indirizzo, Cellulare, Codice Fiscale e indirizzo di posta elettronica ed allegate copia del pagamento. La tessera O altro materiale informativo e/o promozionale verrà spedito tutto immediatamente via posta ordinaria.