Viruta y Sudor, segatura e sudore è il nome del duo formato da Violetta e Jorge, una compagnia indipendente che unisce l’arte dei burattini al teatro e alla musica
Un nome che racconta la loro storia e la storia della loro relazione personale e artistica. La loro meravigliosa casa dove dormo tra teli indiani e rami levigati si trova a El Bolsón nel cuore della Patagonia. Una casa che apre le sue finestre su un bellissimo giardino/orto e sulle montagne coperte di neve che la circondano. Una di queste la Piltriquitron ci regala una bellissima immagine di pace di una persona distesa e addormentata. La casa era una falegnameria (da qui la segatura nel nome) che raccoglieva persone giovani del paese che non avevano altro punto di riferimento se non questa comunità e da lì nascono i primi burattini e i primi spettacoli e poi tutta una vita insieme…
I loro spettacoli hanno viaggiato in tutta l’Argentina e non solo. Sono statx nelle comunità zapatiste del Chapas, nel sud del Messico, in Francia e in Spagna. Hanno ballato con i tamburi dell’Africa e hanno viaggiato con i loro burattini in Nicaragua, Turchia, Iran, Pakistan. Hanno camminato fermandosi a portare il loro messaggio artistico tra i villaggi dell’Himalaya, in India, tra le popolazioni saharawi e in Cile. Sono statx anche in Italia più di una volta e in molti paesi e città e hanno in programma di ritornarci il prossimo anno come ci raccontano in questa intervista.
Oltre al loro duo hanno formato anche il Trio Manija con Bettina che propone recital musicali che mettono al centro la memoria e sono rivolti soprattutto a un pubblico diversamente giovane con la gioia di ridere di sé e riattivando la voglia di vivere. Spettacoli che rimandano a musiche popolari, creazioni inedite, umore, tenerezza con l’obiettivo di costruire quel filo di comunicazione intergenerazionale celebrando la vita in ogni tappa
Nell’intervista ci soffermiamo anche su quanto sia duro essere artist ai tempi di Milei e su come si possa fare costante ARTIvismo dal basso e arrivare alle comunità più piccole e abbandonate da questo sistema capitalista
NOTA: SINlei è il nome dato dal movimento al presidente di Argentina perché in spagnolo il suo nome si tradurrebbe con “la mia legge”, concetto che ovviamente genera un rifiuto collettivo importante.