Napoli 28 -29 maggio ex asilo l diritto d’Autore in Europa si appresta a diventare un libero mercato, e con esso l’ultimo baluardo della filiera musicale si apre all’industria.

Le nuove tecnologie che hanno cambiato per sempre i processi di produzione e distribuzione stanno imprimendo una spinta enorme alla produzione musicale indipendente, che vive oggi una fase di vitalità senza precedenti; Nonostante questo, artisti ed etichette si trovano in una posizione sempre più subordinata ai colossi del mercato che hanno inglobato nel tempo le innovazioni tecnologiche mantenendone il controllo totale.

La possibilità di operare in maniera indipendente, equa e sostenibile è oggi più che mai concreta.
Definire un nuovo modello di filiera nelle sue caratteristiche fondanti è l’unico modo per garantire la tutela di questa possibilità.

Autori, editori, musicisti e operatori del mercato musicale indipendente sono invitati il 28 e 29 Maggio a due giorni di confronto ed elaborazione volti alla nascita di un nuovo soggetto collettivo, in grado di porsi come un’alternativa completamente autonoma al modello di mercato industriale.

Il weekend sarà strutturato tramite tavoli di lavoro tematici volti alla definizione delle caratteristiche e della struttura politica del soggetto collettivo.

Nei prossimi giorni sveleremo i contenuti degli incontri e la programmazione musicale.

Per adesioni o per qualsiasi informazione: info@ctrlproject.org

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Tomorrow belongs to those who can hear it coming”

David Bowie

Il 10 Aprile 2016 era l’ultimo giorno a disposizione dello Stato Italiano per adeguarsi alla Direttiva Barnier, che attraverso 45 articoli stabilisce in maniera precisa il funzionamento delle società di gestione collettiva degli Stati membri (come l’italiana SIAE).

Ecco alcune delle richieste avanzate dall’Unione Europea, che auspicando la nascita di un “mercato unico digitale” per la musica apre, di fatto, il mercato del diritto d’Autore alle grandi società indipendenti.

– Possibilità di scegliere la collecting a cui affidare ogni opera (fine del mandato esclusivo)
– Tempestività nei pagamenti (max 9 mesi)
– Equità nella redistribuzione fra gli aventi diritto
– Equità fra i membri in sede di voto
– Trasparenza nella rendicontazione e nelle spese di gestione
– Trasparenza nella gestione degli introiti non riscossi
– Equa e trasparente gestione delle licenze multiterritoriali
– Coerenza nell’applicazione dei regolamenti (uffici territoriali)
– Condivisione dei database delle opere e degli aventi diritto
– Possibilità di tutelare le proprie opere con licenze CCPL (Creative Commons e affini)

CopyrightLa SIAE, che mantiene in Italia il monopolio sul diritto d’Autore grazie all’art.180, si appresta a recepire la direttiva senza di fatto risolvere alla base i problemi che ne caratterizzano il funzionamento.

Le sanzioni economiche in cui lo Stato incorrerà sono un problema marginale, seppur importante, rispetto alla devastazione del tessuto culturale e delle attività relative causate da anni e anni di malfunzionamento.

I costi insostenibili soffocano la produzione culturale a fronte di un sistema di ripartizione e rappresentanza che priva la maggior parte degli aventi diritto non solo della sostenibilità economica ma della stessa possibilità di cambiare le cose all’interno di un organo di natura collettiva, ma che di fatto è gestito in maniera aziendalistica.

Il ritorno ad una situazione di equità, trasparenza e libertà è fondamentale per affrontare i mutamenti in atto nel mercato.Crediamo che senza un’adeguata riorganizzazione della filiera, che parta dal basso e sia in grado di sfruttare al meglio le nuove tecnologie di licensing e distribuzione, questa sfida sia persa in partenza.

La libertà dei produttori di cultura di gestire autonomamente i propri diritti, è condizione necessaria perché si possa lavorare a nuovi modelli di mercato equi e partecipati.La presenza degli stessi -oltre che degli operatori dei relativi mercati- all’interno dei sistemi di governance dei nuovi modelli, è altrettanto necessaria.

Pensare al monopolio del diritto d’Autore come strumento di difesa dai colossi del mercato è una visione strumentale al mantenimento di uno status quo inaccettabile: E’ solo tramite l’apertura del mercato a nuovi organi in grado di leggerne la complessità e sfruttarne le risorse che i produttori e gli operatori culturali potranno ritornare nel pieno controllo delle proprie possibilità e del proprio futuro.