Forget the hearse ‘cause I never die

Settimo album in studio degli AC/DC Black in Black diventa il loro album di maggior successo, con più di 50 milioni di copie vendute in tutto il mondo si aggiudica i secondo posto di vendite proceduto solo da Thriller di Michael Jackson.
Questo è un album segnato però da una grave perdita per il gruppo hard rock australiano. Nel 1979, dopo il successo del loro ultimo album Highway to Hell, gli AC/DC partirono alla volta della Francia e del Regno Unito per le date del loro ultimo tour, e, tra un concerto e l’altro, iniziarono a sviluppare l’idea di un nuovo album. Nella notte del 18 febbraio 1980, il cantante Bon Scott si recò ad un locale di Londra chiamato Music Machine, dove partecipò ad un binge drinking, ma gli eccessi e le colossali bevute di alcool con l’amico Alistair Kinnear gli fecero perdere i sensi, tanto che Kinnear lo lasciò riposare durante la notte sul sedile anteriore lato passeggero della sua Renault 5, parcheggiata al numero 67 della Overhill Road in East DulwichLa mattina dopo, Scott venne trasportato in gravi condizioni al King’s College Hospital, dove venne dichiarato morto dal suo medico personale per intossicazione acuta da alcol e classificata come “morte accidentale”. I resti di Scott furono cremati e le sue ceneri vennero sepolte nel cimitero di Fremantle, in Australia.

La band distrutta dal dolore non volle continuare la storia degli AC/DC, ma chiaramente non è finita in questo modo

Dopo molti tentativi e provini per trovare un degno sostituto di Bon Scott, nel 8 aprile del 1980 Brian Johnson diviene il nuovo cantante degli AC/DC portando un nuovo carattere alla band e alle performance live.
Il disco viene caratterizzato dalla copertina del disco completamente nera, una scelta che creo molte perplessità da parte della Atlantic Records che accettò l’idea a patto che il gruppo mettesse almeno un contorno grigio alle lettere del logo AC/DC per rendere riconoscibile al pubblico che fosse un disco del gruppo. Ma questo non è l’unico segno di lutto del disco, in onore di Bon Scott ci sono le famose campane che suonano a lutto.
Concludiamo con un aneddoto divertente riguardo alle registrazioni fu il fatto che, nei primi di aprile, l’incisione di Back in Black venne interrotta a causa di un granchio, che si era intrufolato all’interno di una delle sale.

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