Per cercare di ristabilire dei rapporti di correttezza con un Satanasso ancora di malumore per il cedimento alle pulsioni “Viniliche” cui Tiedbelly non era riuscito a resistere, la puntata XI della Discoteca del Diavolo vedeva per la prima volta il nostro ospitare veri individui in carne ed ossa, specialmente ossa, in trasmissione. Infatuato dal loro profilo ultra-basso e dalla mescolanza di suoni ed idee collocabili in quel segmento di tardi anni ’80 in cui mentre il mainstream godeva dei benefici presunti dell’ingresso del digitale in fase di produzione, alcune sacche di resistenza analogica e “Roots” continuavano, in ambito underground, a proporre un rock’n’roll bello nella composizione ma non sempre centrato nei suoni, faceva ingresso nei locali di Radiosonar un misconosciuto combo romano a nome THE BARE BONES.
Ma, fin dalle prime battute, risultava evidente che il malumore del Satanasso ancora non si era placato: la trasmissione non riusciva ad andare on air per misteriosi malfunzionamenti del provider internet. In un contesto di silenzio-radio si consumava questo incontro tra artisti e conduttore in cui, oltre ad ascoltare alcuni brani della band invitata, si andavano a scandagliare i loro gusti musicali e ad indagare su come le diverse passioni individuali confluissero nel lavoro d’insieme fino alla ricognizione di un sound.
THE BARE BONES sono un’improbabile accozzaglia di individui governati da un amore verso la musica che la loro attività ancora non è in grado di restituire al pubblico in maniera completa e forse non lo sarà mai ma mettere insieme un’insegnante, tre artigiani (uno di loro è anche operatore di call-center) e un poeta-insegnante può produrre, quando i mestieri vengono accantonati e i doveri ottemperati, il miracolo di una quasi-band con un potenziale sonoro notevole, per riferimenti e scelte di genere, un genere in fondo proposto, almeno a Roma, solo da loro.
Sarà stata la gelosia del Diavolo, consapevole che la playlist di questa serata/notte non proveniva dal suo sperticato archivio a far saltare la connessione internet vitale per una radio web? O forse è stata la pioggia di comete, le Geminidi, annunciata per questa notte ad aver influito negativamente sulle forze in campo nell’etere? Non si saprà mai ma, almeno in podcast, prendete e godete delle parole dei THE BARE BONES e delle loro radici musicali.
1 Rainer Das Combo – Mellow down easy
2 Flat Duo Jets – Baby are you hiding from me?
3 Gun Club – Mother of earth
4 The Bare Bones – Cops are on my way
5 The Bare Bones – There was a bayou
6 The Bare Bones – Rollin’ and tumblin’
7 The Bare Bones – Absence
8 Johnny Cash – Devil’s right hand
9 Lambchop – This corrosion
10 The Dream Syndacate – The days of wine and roses
11 Sisters of mercy – Blank planet
12 Fugazi – Nice new outfit
13 Pavement – Half a canyon
14 Sixteen Horsepower – For heaven’s sake
15 Willy deVille – I’m gonna do something the devil never did
16 Les Amis De Ta Femme – La dynamite
17 Sons Of Brega – Senza titolo
18 Izzy Stradlin – Hammerhead
19 The Black Crowes – Black moon creeping