…e di come aggirandosi per la parte ordinata dell’archivio del satanasso mi imbattei in un altro “Satanasso”, stavolta con la maiuscola. Attratto dal nome del personaggio e dalla singolare coincidenza, spulciai nel suo fascicolo scoprendo una specie di investigatore di cui non si ha praticamente nessuna informazione precisa: non si sa se sia (o sia stato) un ufficiale istituzionale oppure un cane sciolto, non si capisce se ha svolto la sua attività investigativa da professionista o da dilettante; l’unica certezza, in un mare magnum di canzoni e nulla più, è l’estrema coerenza di Frank Satanasso: pare non abbia mai risolto un caso. Forse per questo il diavolo ha deciso di dedicare un cartella del suo schedario ad un personaggio così insignificante da risultare simpatico e, forse, è per questo che la sesta puntata della Discoteca del Diavolo azzarda, in forma improvvisata e inventata, la narrazione di un’inchiesta irrisolta punteggiandola con brani di ambientazione notturna.
1 Dead Brothers – Bela Lugosi’s dead
2 Skip James – Cypress groove blues
3 Wall Of Voodoo – Lost weekend
4 Morphine – Take me with you
5 Hugo Race – Great white
6 Steve Wynn – Southern California line
7 Suicide – Johnny
8 Ben Weaver – John Martin
9 T-Bone Burnett – Here come the Philistines
10 Timber Timbre – Do I have the power
11 Calvin Rusell – Crossroad
12 Sixteen Horsepower – Blessed persistence
13 Bruce Springsteen – State trooper
14 Elvis Presley – Blue moon
15 Neil Young – Vampire blues
16 Otis Taylor – My soul’s in Louisiana
17 Mark Lanegan – Strange religion