In piazza dei Mirti assemblea organizzata dalle donne di borgata per riaffernare il “NON IN NOSTRO NOME” non in nome nome delle donne e di tutte le libere soggettività LGTBQIPAK+

Un’assemblea partecipata, ricca di contenuti quella dell’8 febbraio in piazza, nonostante freddo e vento!

Un’assemblea voluta e organizzata dale donne de borgata che, con inviti aperti alle collettive, gruppi e associazioni ma anche tutte le persone singole che stanno firmando l’appello, ha voluto cominciare un dialogo e ascoltare le diverse voci che sostengono l’appello

Molta apertura quindi e negli interventi sono usciti spunti interessanti sulla necessità di gridare non un neutro CESSATE IL FUOCO che ovviamente rimane obiettivo primario senza se e senza ma. Il cessate il fuoco non può che essere accompagnato dal riconoscimento del dritto del popolo palestinese a vivere ed esistere in quella terra che è stata invasa, colonizzata, espropriata e che ha strumentalizzato, criminalizzato, imprigionato e ucciso che si opponeva in decenni e decenni di storia

Si è parlato anche di assunzione di responsabilità da parte dei movimenti occidentali tutti, dell’importanza ad assumere le azioni del BDS, della necessitá di costringere con una forte partecipazione i govern di questi paesi a non sostenere il genocidio in Palestina, di non continuare ad armare e sostenere chi bombarda, delle responsabilità di questo occidente rispetto al progetto di colonizzazione del mondo arabo, delle strumentalizzazioni e dei PINK,RAINBOW,VEGANwashing del regime sionista per presentarsi al mondo come una vera democrazia mentre commetteva violazioni costanti del diritto intenazionale che per altro riconosce il diritto alla resistenza di un popolo oppresso

Si è conclusa con l’invito a partecipare

al presidio per il boicottaggio a TEVA, sabato 10 febbraio 10:30 in piazza Malatesta

alla manifestazione di sabato 10 febbraio con concentramento in largo Ricci alle 14:30

Ma ascoltiamole le voci dall’assemblea

Apertura dell’assemblea delle donne de borgata

intervento coordinamenta femminista e lesbica

Mari, della laboratoria autodeterminazione trans di Stati Genderali

Gabriella, coordinamento assemblee delle donne e libere soggettività dei consultori del Lazio

Michela, USB

Non ci userete per giustificare il genocidio in Palestina: NON NEL NOSTRO NOME