Giovani sull’orlo di una crisi 2.30 – La voce del padrone
In questo episodio andremo nuovamente ad affrontare il tema dell’Unione Europea
Soffermandoci sulla sentenza della corte costituzionale tedesca, che ha espresso la propria sfiducia nei confronti della BCE a causa alle politiche di Quantitative Easing applicate negli ultimi anni, e come essa rappresenti un precedente importante all’interno delle relazioni dei paesi dell’Unione in quanto per la prima volta una nazione dichiara illegittima una decisione comunitaria in base alla propria costituzione, e quindi alle proprie leggi nazionali, andando ad ribaltare il paradigma di funzionamento dell’UE che ci è stato raccontato per anni dagli europeisti nostrani e mostrando quali siano i veri rapporti di forza su cui si basa l’Europa. La puntata proseguirà poi trattando della mobilitazione nazionale organizzata da Noi Restiamo e da ASIA-USB per la giornata del 5/05, in cui si sono organizzati una serie di presidi in molte città d’Italia, andando anche a fornire una panoramica generale dei problemi che vivono sulla propria pelle i giovani della nostra generazione e delle rivendicazioni portate avanti da Noi Restiamo, come la necessità di doverci riappropriare degli spazi pubblici, il blocco immediato del pagamento di affitti e utenze e la richiesta di un diritto allo studio sostanziale per tutti. Infine la rubrica sull’ambiente di questa settimana parlerà delle scelte che sono state fatte per far ripartire i trasporti dopo il lockdown che mirano ancora una volta a depotenziare il sistema dei trasporti pubblici in modo tale da costringere chi deve andare a lavoro ogni giorno ad acquistare un’automobile, o a noleggiare biciclette, minicar, o monopattini elettrici gentilmente forniti da aziende private dal volto verde, garantendo così ai privati enormi margini di guadagno a cui si aggiungono anche le sovvenzioni statali per le imprese green.
