La Discoteca del Diavolo 4.27 – REVEREND KNOPF
Se le vie del signore sono infinite, fortunatamente, quelle di Roma, prima o poi, finiscono da qualche parte.
Nel caso in questione per la puntata odierna, la fine della strada per il peggior bluesman di Roma est ha coinciso con il quartiere Torpignattara dove svolge segretamente la sua attività di scrittura e meditazione su suono e canzone il Reverendo Knopf.
Figura poliedrica ma non isterica della scena romana, non pago di aver sconquassato mezza Europa con INFERNO SCI-FI GRIND’N’ROLL BAND, Giovanni Bottone (questo il nome quando indossa abiti comuni…) ha coltivato parallelamente alla propria indentità grindcore anche una personale visione della musica americana di cui è profondo conoscitore.
La recentissima uscita di “BLACK IS THE COLOR – A FINE SELECTION OF FOLK SONGS PLAYED BY REVEREND KNOPF” mi ha dato la scusa per chiacchierare con lui di musica, lockdown, film western e, of course, del suo disco che, in solo 6 brani, riesce ad essere più americano di molta roba americana in circolazione al momento. Bello il fatto che, come nel blues, anche il folk (e, per estensione, il country) costituisca oggi un patrimonio a disposizione di persone che non necessariamente appartengono alla comunità da cui quelle forme sono scaturite ma che, finendo in “Mani forestiere”, trovano un senso e un rinnovamento. Il lavoro di Reverend Knopf si sviluppa su queste coordinate e tramanda, in maniera personale, un repertorio americano di estremo pregio.
La Discoteca del Diavolo del 12/05/2021 – Una chiacchierata con REVEREND KNOPF
1. Reverend Knopf – Dark as the dungeon
2. Reverend Knopf – Shady grove
3. Reverend Knopf – Black is the color (of my true love’s hair)
4. Reverend Knopf – Hop High my Lulu girl
5. Reverend Knopf – I wish my baby was born
6. Reverend Knopf – Soutbound
7. Guy Clark – Dublin Blues
8. Townes Van Zant – Tecumseh valley
9. Lucinda Williams – Not dark yet