Da giorni vediamo immagini di un nuovo cantiere, ulivi incappucciati, forze dell’ordine schierate davanti a muri di ferro e cemento, sindaci accanto ai comitati in difesa di un territorio eccezionale nella sua bellezza e purezza: siamo in Puglia, regione già drasticamente compromessa nel suo territorio. Tra industrie e ulivi viene nuovamente resa protagonista per un progetto che vede lo sfruttamento di una delle zone più belle e ricche del Salento, nello specifico siamo nel Comune di Melendugno, oggetto della questione la zona di San Foca, a poca distanza dal bellissimo scoglio della Poesia.

Intervento direttamente dal presidio NoTap

Questo è il territorio di grande bellezza che è stato scelto come sito finale del gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline):

Infografiche suI: gasdotto Tap
[…] partirà in prossimità di Kipoi, al confine tra Grecia e Turchia, dove si collegherà al Trans Anatolian Pipeline (TANAP). Proseguirà quindi sulla terra ferma, attraversando la Grecia Settentrionale, nel suo tratto più lungo, muovendo in direzione ovest attraverso l’Albania fino ad approdare sul litorale Adriatico. Il tratto sottomarino inizierà in prossimità della città Albanese di Fier e attraverserà l’Adriatico per connettersi alla rete italiana di trasporto del gas in Salento. TAP si snoderà lungo 878 chilometri (di cui 550 chilometri in Grecia; 215 chilometri in Albania; 105 chilometri nell’Adriatico e 8 chilometri in Italia). Toccherà la massima altitudine a 1800 metri tra i rilievi albanesi e la massima profondità a 820 metri sotto il livello del mare. […]

 

 

Come succede spesso, chi vive la propria terra e ha a cuore le tematiche ambientali è accorso nella zona del cantiere per mettere il proprio corpo e la propria determinazione a servizio di una resistenza in salvaguardia territoriale, questa determinazione ha raccolto una grande solidarietà da tutto il paese. Ma da parte del governo la risposta è stata di dura repressione inviando a difesa del cantiere e di progetti internazionali un dispiegamento enorme di polizia.
Da tempo i comitati #notap stanno portando avanti campagne di sensibilizzazione, studi indipendenti e proteste, vicino a questo duro lavoro si sono affiancati anche alcuni amministratori locali, tra cui diversi sindaci della provincia di Lecce, e il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano che si sono schierati dalla parte dei cittadini, volendo difendere una terra a vocazione turistica che rischia di pagare un conto salato di fronte alla maxi-opera.
La figura del governatore Michele Emiliano vorrebbe mettere tutti d’accordo facendo sbucare il gasdotto un po’ più a nord, nell’area del comune di Squinzano, che ha già dato l’assenso. Il governo continua a rifiutare perfino questa deviazione, perché costituirebbe un rallentamento dei lavori. I comitati No Tap, dal canto loro, non sembrano avere alcuna intenzione di rinunciare a uno slogan che non lascia spazio ad equivoci “Tap: né qui, né altrove”.

Potrete leggere tutte le aziende che partecipano al progetto TAP (Trans Adriatic Pipeline): cliccando qui