Alla vigilia dell’8 Marzo, giornata di sciopero transfemminista, raccontiamo la rassegna teatrale Thea-tra-le con l’autrice Alessia Luongo.
Realiziamo questa intervista in vista della terza data della rassegna THEA-TRA-LE Le arti del femminile che sarà realizzata il 17 marzo; per questa occasione Alessia Luongo ci parla del suo monologo THEA e del suo progetto.
Nasce dal suo percorso come donna e come artista la scelta di raccontare, oltre ai ruoli e al vissuto, la difficoltà che le donne incontrano nell’esprimersi e nel farsi ascoltare, quindi, le arti con il femminile prende forma e voce.
Una scelta articolata, che sfida contesti storici e linguaggi, quella dell’autrice che ricerca ed utilizza, per il suo progetto teatrale, un personaggio storico scomodo, complesso, una scena in bianco e nero, un accompagnamento musicale anni 30, un monologo intenso.
Alessia, che nelle nostre chiacchiere ci evidenzia l’importanza ed il valore della sorellanza, ci racconta la sua voglia di condividere la scena con varie artiste Donne, che come lei condividono l’obiettivo centrale del lavoro: puntare un faro su quel che le Donne hanno da esprimere.
Come l’autrice fa notare quindi un doppio spettacolo in un appuntamento, ciò che avrà di fronte chi parteciperà alla rassegna.
Ecco un focus su THEA grazie al contributo dell’autrice.
Chi è THEA?
È il bianco e nero di Alessia, è la donna che dentro me prende la decisione di lottare per la sua parola, ad ogni costo, anche i più contestabili. “Tutto ciò che si fa per l’arte è sempre al di là del bene e del male?”.
Cosa farei per farmi ascoltare?
Nel mazzo di carte che è la vita, disponiamo tutti di varie scelte, ma in quanto donna, quale carta mi troverei a pescare e giocare per mia scelta o meno?
Cos’è la Rassegna THEA-TRA-LE?
È il mio modo per diffondere assieme a 5 artiste i valori della parola delle donne, noi contro la società, ma più un generale, ogni artista contro il mondo.
Cos’e quell’ingrediente segreto che da sapore alla narrazione?
Numeri di cartomagia e con loro il concetto che tramite il gioco delle carte è rappresentato il raggiro, l’inganno e anche la seduzione.
Approfondimenti:
Cosa ne dice la Regista:
In video promo del primo appuntamento della rassegna: