La Nostra Rettifica dopo numerose segnalazioni :

“i fatti riportati sono risalenti al 2015/2016” ogni cosa scritta su questo articolo e’ consultabile on line qui ( i link li troverete alla fine dell’articolo), cogliamo l’occasione per aprire la nostra piattaforma on line per dar voce alle cause e vertenze in corso, e diritto di replica a quei soggetti che GIUSTAMENTE ci hanno fatto notare in queste ore che i fatti riportati nel nostro articolo, hanno subito una evoluzione.
Esprimiamo vicinanza a tutte quelle realtà che in questi ultimi anni hanno subito danni economici ed eventualmente di immagine e che li vede tutt’ora in causa legale con le altre parti.

inoltre riportiamo le parole di Giuseppe Giannetti del circolo arci 30 formiche di Roma che in breve ci da la possibilità di avere maggiori dettagli sui fatti in corso.

[…]VILLA ADA non è un “consorzio” è una manifestazione gestita dalla d’Ada srl proprietà esclusiva di Arci Roma che ha collaborato con ViteCulture solo per la realizzazione di 3 edizioni 2014/15/16 e non ha nessun socio, nessuna ingerenza di altre personalità lì nominate con ruoli che andrebbero rivisti. il signor Amorosetti non è più un dirigente di Arci Roma, lo è stato negli anni passati per meriti legati soprattutto alla fondazione del progetto Lanificio che nasce associazione culturale arci per poi diventare altro con altri interpreti.
Cogliamo quindi l’occasione come Radiosonar per ribadire che siamo contro la speculazione immobiliare e finanziaria in corso su ex dogana che devasterà il quartiere di san lorenzo , come abbondantamente traspare dal nostro articolo e non con altre realtà. […]

 

Evidenziamo che LA RAMPA NON E’ AFFILIATA ARCI come abbiamo riportato in maniera errata.

Restiamo a disposizione per approfondire l’argomento e in generale al confronto sull’indotto sociale ed economico della cultura a Roma che versa in condizioni,a nostro parere, pessime rispetto ad ormai tanti anni fa.

L’Ex Dogana chiude, e poi?

ex dogana chiudeGentrification, imborghesimento: dilla pure, questa parola, nulla di cui vergognarsi, ma che cosa ci fa qui questa vittima del coma etilico? Che probabilità ci sono che nessuno manifesti preoccupazione o gli tocchi la spalla per vedere se si muove ancora, se è ancora vivo, che probabilità ci sono che nessuno chiami neppure la polizia?
Sarà perché è nero?
Jonathan Lethem, La fortezza della solitudine

Con un annuncio su facebook l’Ex Dogana, lo spazio multifunzionale a San Lorenzo, annuncia la sua chiusura: «Dopo tre anni e mezzo di passione, dove vi abbiamo fatto divertire ed arrabbiare, gioire e maledirci, Ex Dogana – per come l’avete conosciuta – volge al termine».

Nello stesso post sul social, i gestori dello spazio confermano che nei 23mila metri quadri, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, sorgerà il nuovo Student Hotel, una struttura che avrà quasi 500 stanze, di circa 13.500 mq, pensata per mettere insieme, negli intenti del progetto, universitari, viaggiatori e professionisti.
La soluzione dello Student Hotel a San Lorenzo crea delle perplessità sulla gestione degli spazi sociali fruiti dal quartiere e dalla città; la stessa Ex Dogana sceglie sempre Facebook per un sondaggio (ci fermiamo o andiamo avanti?) tra due opzioni il cui risultato verrà inviato al Comune di Roma per conoscenza – senza vincoli di fattibilità.

ex dogana

Ma che cos’è l’Ex Dogana e perché interessa tanto alla città?

Lo spazio è gestito dalla Dead Poets Society, una società divisa fra due soci, Giovanni Calvario e Sergio Maria Ortolani.
Calvario è organizzatore delle iniziative alla Rampa Prenestina e ha un passato nel Forum Giovani della Regione Lazio.
La Rampa, creata in una scuola e affiliata Arci, è gestita senza bando dall’associazione MedArt; acquistando un biglietto di 5 euro per le serate techno all’interno della struttura si entra gratuitamente all’Ex Dogana di San Lorenzo e viceversa.
L’altro socio, Ortolani, è spesso coinvolto in eventi organizzati da AltaRoma (anche all’Ex Dogana), partecipata dal Campidoglio.
La Dead Poets Society è legata profondamente alla scena musicale e mondana romana, che passa attraverso alcuni spazi gestiti, si desume dipanando alcuni fili, da nomi che ritornano spesso.
Ad esempio, il Quirinetta è legato al Lanificio 159 di via di Pietralata, con area concerti, discoteca, ristorante e galleria, e al Villa Ada Festival, kermesse estiva che da anni si svolge a Villa Ada.

Il legame tra loro è la ViteCulture, agenzia creata da Mamo Giovenco (direttore artistico di tutti e tre i locali) e Giulio Romano Amorosetti. ViteCulture gestisce diversi progetti culturali, come il Casale della Cervelletta nella Riserva Naturale dell’Aniene che fu occupato e trasformato in un ristorante prima di essere poi sgomberato.
C’è poi la Rampa già citata dove opera Calvario. E ancora il Tram Depot, un chiosco di via Marmorata (al Testaccio), adibito a street food con tavolini all’aperto e musica; quindi il Colour Park, festival municipale al Parco Nemorense, e Chorde, festival organizzato nella Chiesa Evangelica Metodista di via XX Settembre.

Il nome che si incrocia più spesso della ViteCulture è Amorosetti. Consigliere Arci, è socio sia del Lanificio che del Consorzio Villa Ada Festival.
A lui fa riferimento la Nosb, titolare del bar all’interno della Rampa.
Nel Consorzio Villa Ada Festival, oltre ad Amorosetti, tra i soci compare Maximiliano Bucci, proprietario dell’Orion di Ciampino e patron del Rock In Roma alle Capannelle.
Legata a Rock In Roma è la società The Base, promoter di artisti nazionali e internazionali che, oltre al festival di via Appia, ha organizzato negli ultimi tre anni il concerto di Capodanno portando anche Rolling Stones al Circo Massimo nel 2014 (con relative polemiche per la tariffa di suolo pubblico ridicolmente bassa versata al Comune di Roma di cui si interessò anche la Corte dei Conti).

Lo spazio dell’Ex Dogana si insinua in questa macchina della movida nell’ambito di un progetto di riqualificazione e valorizzazione di luoghi – e soprattutto di immobili – della capitale, in particolare modo a San Lorenzo.
Gli edifici  in questione di architettura industriale risalente ad  inizio Novecento su un’area di 23.000 mq, fanno parte di un accordo del 2007 tra Comune di Roma e Fintecna (Cassa Depositi e Prestiti) che mettono a gara la vendita poi aggiudicata da Pirelli Re, Fingen e Gruppo Maire che costituitesi Residenziale Immobiliare 2004 SpA per l’operazione, che ammonta a 368 milioni di euro.

L’esperimento di Ex Dogana nasce già come temporaneo: riqualificare con eventi (musica, cinema, spettacoli, ecc.) il quartiere in attesa della realizzazione (già concordata) dello Student Hotel, uno studentato di lusso di una società olandese.

La vendita al gruppo alberghiero olandese è infatti nella fase finale dell’operazione, che segue il verificarsi di alcune condizioni come la bonifica, la realizzazione delle opere di urbanizzazione finalizzate alla trasformazione urbana e la definizione di tutti i permessi necessari.
student hotel ex dogana
Nel febbraio 2010, la Residenziale Immobiliare 2004 proponeva, in fase di consultazione preventiva con i proprietari degli immobili, del Municipio, dei soggetti rappresentativi della comunità locale, dei soggetti imprenditoriali interessati all’investimento e delle Amministrazioni a vario titolo competenti: «prende in esame esclusivamente l’area della proprietà ed è sviluppata sulla base delle indicazioni di PRG.

Lo schema planivolumetrico è articolato in tre elementi principali: un elemento lineare a ridosso del fascio dei binari in parte destinato a parcheggi con una copertura a verde (parco lineare) che si connette con l’Ambito B7 a ridosso delle Mura aureliane, un nucleo con una piastra commerciale ed un edificio per uffici su via dello Scalo San Lorenzo e due edifici residenziali».

Nella stessa assemblea era presente Ferrovie dello Stato, che inserì un intervento «prevedendo di applicare indici di maggiore edificabilità qualora questi risultino compatibili con il territorio.
Si osserva inoltre che il perimetro della riqualificazione urbana ed edilizia del quartiere San Lorenzo necessita di una rettifica in prossimità delle aree ferroviarie dello Scalo San Lorenzo».
La proposta dell’immobiliare non viene del tutto accettata nel 2010 poiché non incontra gli obiettivi richiesti dal piano urbanistico di sviluppo della zona; le osservazioni in merito risultanti dalla consultazione sono legate alle caratteristiche qualitative e quantitative del verde pubblico.
Si pensa alla demolizione dell’edificio dell’ex Dogana su via dello Scalo di San Lorenzo secondo un assetto morfotipologico dell’impianto complessivo e soprattutto un assetto viabilistico e infrastrutturale anche in relazione agli esiti della progettazione.

Student Hotel è veramente necessario al Quartiere di San Lorenzo?

La descrizione dello Student Hotel così come definito negli accordi con il Comune di Roma prevede che l’hotel ospiterà un mix di camere contemporanee per studenti, camere d’albergo e spazi di co-living.
Il piano terra sarà accessibile al pubblico con aree di studio, sale riunioni, TSH Collab – uno spazio di co-working per le start-up e le imprese locali – ristorante, bar, sala giochi, una palestra e un garage che ospiterà una flotta di biciclette per gli ospiti.
Ci sarà anche una piscina nel cortile esterno.
Questo è un nodo fondamentale: si considera accettabile attirare soggetti scolarizzati (studenti universitari), ma anche precari che nonostante formazione e titoli di studio svolgono lavori sottopagati dentro un modello che comunque non viene contestato anzi diviene esempio di riqualificazione e lotta al degrado.
Il modello riproduce relazioni che premiano gli spazi di co-working di lusso escludendo di fatto categorie precarie che, non in grado di inserirsi in questo sistema, saranno così costrette ad andare altrove. Nel frattempo, la lotta al “degrado” urbano che alimenta tali speculazioni (immobiliari in primo luogo) porta all’aumento degli affitti residenziali e commerciali: ecco perché non ci si deve stupire se, ad esempio, il negozio di prossimità è acquisito dalle catene di franchising aperte 24h.

student hotel ex dogana

Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di un centro commerciale, parcheggi e due edifici residenziali

Un’operazione immobiliare aggressiva che però dichiara, nel progetto depositato, l’obiettivo di dialogare con il quartiere.
Ma che tipo di dialogo può esserci tra un’area demolita e ricostruita a scopi commerciali e speculativi, e un quartiere che si vede nel corso degli anni via via sottratti i servizi fondamentali?

Sembrano invece chiari i sintomi di una gentrificazione che affligge il quartiere di San Lorenzo, e che potremmo definire così: un processo multiforme ancorché chiaro che mira a sostituire i residenti storici (considerati poveri e marginali, quindi non forza di acquisto) di un quartiere considerato degradato in modo da trasformarlo e renderlo accogliente per una popolazione colta, creativa e soprattutto abbiente.

Non è un fenomeno recente, né a Roma né in qualunque altra città; Roma anzi ne porta i segni da decenni, tempo durante il quale la regolazione e la destinazione degli usi negli spazi urbani è stata sempre più largamente demandata agli interessi degli investitori che non alla libera fruizione dei cittadini.

L’Ex Dogana è parso in un primo momento un modo per arginare quello che veniva percepito come luogo degradato da bonificare, ma che nel tempo ha disatteso anche queste aspettative: alle lamentele degli abitanti dello Scalo San Lorenzo sulla confusione che si protrae tutta la notte, i responsabili della Dead Poets Society rispondono che da gennaio tutti gli eventi techno verranno spostati in un altro locale e l’Ex Dogana diventerà uno spazio sociale al servizio della cittadinanza.
Scrivono al quotidiano Il Tempo come la società si sia «sempre impegnata per evitare problemi attraverso un costante lavoro che è stato apprezzato sia dai residenti che dal comitato di quartiere.

“Se continueremo a gestire noi questo spazio, da gennaio tutti gli eventi techno verranno spostati in un altro locale e l’Ex Dogana diventerà uno spazio sociale al servizio della cittadinanza, cercando di concentrare gli sforzi in eventi di approfondimento culturale. Gli eventi musicali futuri che stiamo programmando saranno dedicati alla musica leggera per moderare le problematiche relative all’impatto delle frequenze basse, proprie della musica elettronica”.

Il protocollo siglato con i residenti e il Comitato di Quartiere – spiegano ancora gli organizzatori – vuole evitare il disturbo e cercare di condividere, insieme, questo percorso. Se la cittadinanza ha cambiato parere sull’Ex Dogana significa che abbiamo già fatto tanto, ma il bello deve ancora venire».
Questa ipotesi – se la cittadinanza – rilancia l’idea che tutti i progetti per l’aerea di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti siano ancora in fase di definizione e nella prospettiva di un futuro benessere di cui si avvarranno i residenti del quartiere: The Student Hotel Roma collegherà studenti e start-up, liberi professionisti e la comunità locale. Sarà un centro per le persone per viverci, soggiornare, lavorare e connettersi.
Siamo entusiasti di iniziare a lavorare sul rilancio di un edificio storico di San Lorenzo, uno splendido quartiere in una delle capitali europee più stimolanti dichiara Charlie Macgregor, il fondatore e CEO di The Student Hotel, che punta ad avere, entro il 2021, 41 immobili in tutta Europa che offriranno 17.550 camere e oltre 620.000 metri quadrati di spazi di co-living e co-working, nei Paesi Bassi, Italia, Spagna, Francia e Germania.

Il 5 gennaio sulla pagina Facebook dell’Ex Dogana vengono pubblicati i risultati del sondaggio lanciato qualche settimana fa (aggiornati al 2 gennaio 2019):

Dal 12 gennaio è aperta Monotono, la rassegna artistica che coinvolge artisti di fama mondiale a sostegno del progetto Ex Dogana.

L’idea della rassegna artistica è di raccontare gli ultimi quattro anni dell’attività attraverso le testimonianze di fotografi e pittori che hanno avuto la possibilità di utilizzare la struttura in precedenza.

Nel frattempo, il locale Le Mura, sempre a San Lorenzo e attivo in ambito di musica e spettacoli live, è stato chiuso temporaneamente.

le mura live club
Venerdì 18 gennaio 2019 la Polizia Locale ha notificato una disposizione di chiusura con cessazione immediata delle attività, obbligandoli ad interrompere la serata e ad abbassare le serrande.
Secondo i gestori del locale e titolari dell’associazione a cui fa riferimento (Byron Bay) «sembra esserci un intento specifico nel voler desertificare programmaticamente San Lorenzo, in un momento cruciale in cui la necessità dovrebbe essere quella opposta, quella di poter uscire e incontrarsi, vivere il quartiere, essere una comunità».

In questo racconto appena fatto, manca un player fondamentale: l’Amministrazione comunale.

Quale sarà il futuro di San Lorenzo e come saranno gestite le aree interessate appena descritte?
Come si concluderanno i tavoli di lavoro e consultazione con il Municipio e con le associazioni di quartiere?
Essere una comunità è un perno fondamentale per tenere in piedi un quartiere e le sue reti sociali, che necessita anche di investimenti: culturali e non solo.

Aspetteremo le risposte – oppure ci faremo ancora altre domande.

 

TUTTI I LINK  da cui abbiamo ripreso le informazioni:

https://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/chiusura_ex_dogana_sondaggio-4163789.html

https://www.parkettchannel.it/chiude-ex-dogana/

Goodbye, Ex Dogana: chiude i battenti un luogo della memoria nella capitale

https://www.iltempo.it/roma-capitale/2018/12/07/news/ex-dogana-scalo-san-lorenzo-stop-rave-musica-movida-del-bello-santori-esposti-residenti-proteste-organizzatori-1097833/

http://www.romatoday.it/attualita/ex-dogana-san-lorenzo-residenti-proteste.html

https://www.artwave.it/cultura/cultura-e-societa/chiude-lex-dogana-cosa-ne-sara-della-struttura-parola-agli-utenti/

Ex Dogana, il locale potrebbe chiudere per sempre

http://www.communianet.org/polis/ex-dogana-san-lorenzo-ha-gli-occhi-ben-aperti

http://www.romatoday.it/politica/ex-dogana-locale-eternamente-temporaneo.html

https://www.iltempo.it/roma-capitale/2016/01/03/gallery/a-roma-la-cultura-dei-soliti-noti-ecco-il-cartello-dei-club-997710/