Negli ultimi vent’anni la webradio è diventata un potente strumento di inclusione sociale e politica, fornendo una piattaforma per le voci marginalizzate e un’alternativa al mainstream dei media e ispetto a questo riteniamo con Radiosonar.net di aver scritto negli gli ultimi anni un pezzo importante di storia.
Tuttavia i numerosi sgomberi che hanno contraddistinto gli anni recenti, hanno minato queste Comunità intaccando di conseguenza anche le nostre attività ma non ci siamo mai arresə.
Nonostante le difficoltà accentuate dalla pandemia, la nostra web radio non ha mai smesso di trasmettere, contribuendo a rompere la solitudine sociale delle piattaforme proprietarie attraverso la cooperazione nella gestione di un progetto radiofonico comunitario, ma non identitario. È stato proprio durante la pandemia che le case delle persone che lavorano ai vari programmi sono diventate luoghi di trasmissione radio e, grazie anche all’uso di piattaforme on line, sono stati prodotti e diffusi tantissimi podcast continuando a dare spazio a coloro la cui voce viene volutamente esclusa dai mezzi di comunicazione tradizionali. Questa espansione ha certamente favorito una maggiore democratizzazione della comunicazione: ha consentito a chiunque avesse una connessione Internet di diventare un “radio-diffusore” e raggiungere potenzialmente un pubblico globale. Alcuni programmi sono stati infatti completamente autogestiti senza mediazioni se non il sostegno tecnico.
Una vetrina multimediale
Conflitto e Narrazione
La Radio nella Rete durante la Pandemia
L’importanza di fare rete è diventata sempre più evidente nell’evoluzione delle web radio italiane. Collaborazioni, scambi di contenuti e sinergie tra diverse stazioni hanno creato un ecosistema dinamico e accogliente. Questa rete ha permesso di amplificare una moltitudine di voci e ha contribuito a costruire una narrazione alternativa che sfida il dominio dei grandi media.