Negli ultimi vent’anni la webradio è diventata un potente strumento di inclusione sociale e politica, fornendo una piattaforma per le voci marginalizzate e un’alternativa al mainstream dei media e ispetto a questo riteniamo con Radiosonar.net di aver scritto negli gli ultimi anni un pezzo importante di storia.

La radio ha trovato ospitalità ed è entrata in relazione con diversi spazi e centri sociali come il Sans Papiers, il CSOA Corto Circuito, SCUP e il Cinema Palazzo, Esc, Astra e Brancaleone, Acrobax, Spartaco e Lucha Y Siesta e da ultimo, ma non meno importante, i Magazzini Popolari di Casalbertone da dove ancora oggi trasmettiamo.
Radiosonar.net ha iniziato la sua avventura nel cuore di Roma, grazie ai centri sociali della Capitale, luoghi vitali per la lotta alle disuguaglianze, per la riconnessone del tessuto sociale, la produzione culturale, le reti politiche di lotta.
Tuttavia i numerosi sgomberi che hanno contraddistinto gli anni recenti, hanno minato queste Comunità intaccando di conseguenza anche le nostre attività ma non ci siamo mai arresə.
La difesa dei territori, del pianeta e dei corpi che ci abitano contro le devastazioni ambientali e cambiamenti climatici, la difesa per i diritti dei lavoratori e lavoratrici, la lotta transfemminista contro la violenza e per l’autodeterminazione di genere e i diritti LGTBQIPA+, la giustizia sociale e la costruzione di alternative antifasciste, antirazziste, antiabiliste e antispeciste, la produzione e la distribuzione della Cultura a prezzi calmierati sono stati temi centrali della radio definendone l’identità attraverso i contenuti proposti.

Nonostante le difficoltà accentuate dalla pandemia, la nostra web radio non ha mai smesso di trasmettere, contribuendo a rompere la solitudine sociale delle piattaforme proprietarie attraverso la cooperazione nella gestione di un progetto radiofonico comunitario, ma non identitario. È stato proprio durante la pandemia che le case delle persone che lavorano ai vari programmi sono diventate luoghi di trasmissione radio e, grazie anche all’uso di piattaforme on line, sono stati prodotti e diffusi tantissimi podcast continuando a dare spazio a coloro la cui voce viene volutamente esclusa dai mezzi di comunicazione tradizionali. Questa espansione ha certamente favorito una maggiore democratizzazione della comunicazione: ha consentito a chiunque avesse una connessione Internet di diventare un “radio-diffusore” e raggiungere potenzialmente un pubblico globale. Alcuni programmi sono stati infatti completamente autogestiti senza mediazioni se non il sostegno tecnico.

Una vetrina multimediale

Rebel

Conflitto e Narrazione

Radiosonar.net ha svolto un ruolo cruciale nella facilitazione di una narrazione alternativa a Roma ma anche a livello nazionale e internazionale offrendo prospettive e letture diverse su questioni sociali, politiche e culturali. Attraverso interviste, dibattiti, programmi autogestiti, trasmissioni curate da Dj’s, la web radio ha dato spazio a storie e punti di vista altrimenti inascoltati.
Radiosonar.net è diventata una piattaforma di resistenza dando spazio e voce alle lotte delle comunità locali nelle diverse geografie contro diseguaglianze sociali, patriarcato e razzismo, sfruttamento. Fondamentale in questo senso la relazione continua con sindacati di base, movimenti ecologisti, transfemministi e queer.
Con il passare degli anni, il panorama delle webradio in Italia è cresciuto in modo esponenziale. Le stazioni radio online sono andate moltiplicandosi negli ultimi anni, offrendo una vasta gamma di contenuti che spaziano dalla musica alle notizie, dai podcast alle trasmissioni in diretta. Uno dei fenomeni più recenti che ha caratterizzato l’evoluzione delle web radio è il boom dei podcast. I podcast consentono a chi ascolta di scegliere i contenuti che si preferiscono e di ascoltarli quando si vuole. I podcast sono diventati una forma di autonarrazione, di dialogo e diffusione di idee che ha catturato l’attenzione di un un pubblico sempre più vasto.

La Radio nella Rete durante la Pandemia

Durante la pandemia, in un momento nel quale la comunicazione e la connessione erano due elementi importantissimi, è emersa una nuova piattaforma multimediale radiofonica chiamata Gemini Network. Gemini Network ha sfruttato la potenza della web radio e del podcast per raccontare le storie di tante persone, offrendo un prezioso spazio di espressione in un momento di grande isolamento. La piattaforma ha anche svolto un ruolo fondamentale nell’informare il pubblico sugli eventi politici e culturali in Italia, creando una rete di comunicazione tra diverse realtà e comunità, da Roma a Padova, da Torino a Cosenza passando da Pisa e Perugia fino a Catania e Sarzana.

L’importanza di fare rete è diventata sempre più evidente nell’evoluzione delle web radio italiane. Collaborazioni, scambi di contenuti e sinergie tra diverse stazioni hanno creato un ecosistema dinamico e accogliente. Questa rete ha permesso di amplificare una moltitudine di voci e ha contribuito a costruire una narrazione alternativa che sfida il dominio dei grandi media.

In conclusione, la storia delle web radio in Italia, con particolare riferimento a radiosonar.net e alla nascita di Gemini Network, è una testimonianza di come la comunicazione digitale possa diffondere la lotta politica e facilitare la costruzione di reti di movimento. Le web radio hanno offerto una piattaforma per pensieri marginalizzati, esclusi, silenziati sostenendo la creazione di narrazioni altre.
La radio digitale può essere uno strumento potente per promuovere il cambiamento sociale e sfidare le narrazioni e i linguaggi dominanti, riflettere sul linguaggio e su quanto in sé possa rappresentare strumento di conservatorismo o di profondo cambiamento. Il linguaggio, infatti, porta con sé un immaginario culturale e politico fondamentale.
Per tutto questo e per molto altro vi aspettiamo il 22 settembre al Brancaleone di Roma.