Torna per le strade la marea transfemminista in occasione dello sciopero internazionale indetto anche per questo 8 Marzo!

In un mondo straziato dalle guerre, dalla pressione capitalista, dalla mano dei governi guerrafondai figli del patriarcato, le transfemministe tornano a scioperare, a riempire le strada di 30 città italiane, ad unirsi nella lotta internazionale contro la violenza di genere, unite, al fianco di ogni libera soggettività oppressa, perché finché ognun* non sarà libera, nessu* lo sarà.

Uno sciopero a cui la rete Non Una Di Meno  invita a partecipare per contrastare assieme l’ascesa delle destre, in Italia e a livello globale, che hanno reso ancora più dure le politiche familiste, razziste e nazionaliste che alimentano sfruttamento e violenza.

Una marea giovane, colorata, piena di energie quella che ha invaso Roma, dal Circo Massimo a Trastevere, che porta in piazza, unita alla lotta transfemminista, l’indignazione verso il silenzio sul genocidio di oltre 30 mila palestinesi.

Ascoltiamo dalla voce di Eddi un contributo sull’importanza di lottare assieme contro le politiche guerrafondaie e patriarcali.

Sottolineando l’importanza della sorellanza internazionale nella lotta al patriarcato, tra le tante realtà femministe e transfemministe presenti anche i movimenti a sostegno della lotta delle donne Kurde che ci parlano di Jineolojî e resistenza.


Grande e davvero sentita anche la partecipazione di student* medi, superiori ed universitari.

Ascoltiamo direttamente dalla loro voce i motivi dell’adesione:

Caterina collettivo Tasso

Le portavoce delle Associazioni Universitarie di TorVergata e RomaTre

Rachele, la portavoce della Rete della conoscenza Roma ci porta a nome del suo animato gruppo un contributo importante che sottolinea anche l’importanza degli spazi delle donne come la Casa delle Donne di Lucha y Siesta.


Prontu alla rivolta, nella marea sono presenti, immancabilu e determinatu anche attivistu dell’assemblea Transterritoriale Transfemminista Antispecista Corpi e Terra  che ci portano un contributo che sottolinea l’importanza dell’antispecismo.


Numeroso e caldo anche il gruppo delle Donne de Borgata, che con una componente giovanissima e rumorosa porta nella manifestazione anche la voce della lotta dei quartieri, popolari e complessi, che le vedono attive ed impegnate ogni giorno.


 

Una manifestazione sempre molto sentita, partecipata e dirompente quella dell’8Marzo, un corteo che porta nel cuore e nelle strade chi a voce e chi no, chi è presente e chi non può esserlo, chi c’è e chi no, perché nella lotta transfemminista contro il patriarcato nessun* è lasciato indietro, perchè il grido, altissimo e feroce, è sempre anche per tutt* quell* che più non hanno voce come tutte coloro che sono state vittime di femminicidio e che non possono che essere nominate e ricordate anche nella giornata dello sciopero generale transfemminista.

Articolo a cura di Claudia per la redazione di Radiosonar.net