Uno dei dischi che più ha impreziosito il record store day 2019 in ambito early & skinhead reggae

Articolo di Mario Conte Dread

E’ senza dubbio quello edito dalla Trojan Records che ha per protagonista Desmond Dekker con i suoi inseparabili Aces e che porta il titolo di “Pretty Africa”.
Artista di fama mondiale la cui storia è indissolubilmente legata a quella del produttore Leslie Kong, patrono della label Beverley’s, primo tra tutti a credere nelle potenzialità di quel giovane saldatore che strabiliava gli acquirenti del negozio in cui lavorava grazie alle sue capacità canore.
Uno dei capostipiti provenienti dall’isola delle sorgenti a raggiungere fama mondiale, grazie anche alla distribuzione delle sue canzoni in Inghilterra da parte dell’etichetta Pyramid e di quel Chris Blackwell di marleyana memoria, tra gli altri. La decade d’oro all’interno della quale mosse i suoi passi fu quella degli anni 60, periodo in cui padroneggiò sapientemente ska & rocksteady, definendone in un certo modo gli standard.

 “007”, “Ah It Mek”, “Intensified”, “Pickney Gal”, “Rude Boy Train”, “Rudy Got Soul” sono solo alcuni dei mastodontici titoli che tornano alla mente nominandolo.

Non a caso quando ebbi l’onore di assistere ad una delle sue ultime performance live, quasi venti anni fa, sul palco indossava la cintura di campione del mondo. Per quella fotografia della storia della musica che rappresentava, lui fu senza dubbio anche questo. Desmond Dekker & The Aces, nome più che caro per tutto il panorama reggae & two tone.
Tra le sue canzoni è fondamentale ricordare “Israelites“, registrata alla fine degli anni 60; hit che sbancò in UK mantenendosi saldamente al primo posto delle classifiche per parecchi mesi e ad oggi ancora universalmente riconosciuta alla prima nota.
Uno di quei brani che è entrato di diritto a far parte del patrimonio musicale mondiale collettivo, oltrepassando ogni barriera di provenienza e genere.
Pretty Africa”, the long lost album released for the first time, così recita la patch allegata a questo disco.
Vuole la leggenda che nell’estate del 1973, due anni dopo la scomparsa di Leslie Kong, i produttori Bruce White e Tony Cousins, di base a Londra, organizzarono una sessione di registrazione nel Chalk Farm Studio in cui diedero alla luce una dozzina di brani assieme a Desmond & The Aces. L’intenzione era quella di pubblicare un album ma per motivi a noi ignoti quelle canzoni non vennero mai finalizzate e col passare del tempo andarono perse… fino al momento della loro riscoperta, avvenuta lo scorso anno!

Pretty Africa” esce in edizione limitata a 500 copie su vinile, con annesso packaging d’eccezione comprendente foto d’epoca e testi delle canzoni. Non fatevelo sfuggire.

Link alla title track su youtube, messa online dalla stessa Trojan sul suo canale ufficiale.

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