Salmo e Luchè, due dei rappers italiani di maggior successo hanno riportato in auge il mondo del dissing con un botta e risposta che ha conquistato l’attenzione del pubblico, esaltato dalle rime “offensive” che i due si sono scambiati.

 

Ma che cos’è il dissing nello specifico? Linguisticamente parlando, si tratta dell’abbreviazione di “disrespect” (mancare di rispetto) ed è un verbo utilizzato comunemente in inglese. L’Hip-Hop ha trasferito questo concetto nella sua realtà, applicandolo alle sfide tra rappers. Non dimentichiamoci che l’elemento della “battle” nel rap è da sempre fondamentale e anche quando sono due amici, o due sconosciuti, a sfidarsi a suon di rime, quel che fa esaltare il pubblico è l’offesa verso l’avversario. Un’offesa che nella maggior parte dei casi nasce e muore nell’ambito della battle, laddove creatività, fantasia, ironia ed una buona dote di cattiveria sono gli ingredienti per risultare vincenti. Quando però un mc prende il microfono ed in suo pezzo, o un suo freestyle, fa riferimenti negativi verso un collega al di fuori di una battle, ecco che scatta il dissing. Questo può avvenire per screzi personali, per divergenze artistiche o anche per pretesto per scatenare un duello che col passare degli anni ha sempre di più infuocato il pubblico. La storia del rap è stracolma di dissing, che in USA sono chiamati anche “beef” dal modo di dire americano in cui “to have beef with someone” significa “avere un grosso problema con qualcuno”.

 

Ora, devo essere sincero: l’attenzione creata da Salmo e Luchè, da alcuni addirittura indicati come coloro che hanno risollevato l’Hip-Hop italiano grazie alla loro “guerra”, mi è sembrata un filo esagerata. Non tanto perché i due artisti non meritino attenzione ma fondamentalmente perché in questo scambio di rime mi sono sembrati entrambi fiacchi ed abbastanza annoiati. Come detto prima, per rendere interessante una diss- track, bisogna combinare una buona dose di tanti elementi, e qui, a parte qualche spunto (soprattutto di Salmo, c’è da dire) si è sentito poco sarcasmo, poca fantasia e soprattutto una tecnica non esaltante. D’altronde i due hanno preso strade artisticamente discutibili da tempo a livello qualitativo, e pur avendo la loro storia nell’Hip-Hop italiano, sembrano da anni più orientati verso le luci del mainstream che verso un’integrità culturale. Ma tant’è, i gusti sono gusti e ad ognuno il suo. Di certo c’è che mi hanno dato lo spunto per andare un po’ a rivedere alcuni tra i migliori e più importanti dissing della storia dell’Hip-Hop. Cominciamo:

 

KOOL MOE DEE vs BUSY BEE

 

Impossibile non partire dal padre di tutti i beef. Siamo nel 1981, l’Hip-Hop è praticamente ai suoi albori e all’Harlem World, club di New York in cui si esibivano i migliori rappers dell’epoca, Busy Bee la faceva da padrone con le sue performance festaiole fatte di rime semplici che coinvolgevano il pubblico per farlo unire al party. Durante un suo set però cominciò a fare nomi di altri rappers, tra i quali Kool Moe Dee, all’epoca membro dei Treacherous Three e già noto per essere uno degli mc’s più tecnici e con uno stile particolarmente aggressivo. Fu così che Moe Dee prese possesso del palco e letteralmente DISTRUSSE Busy Bee con delle rime che deridevano il suo stile semplice ed innocuo. Considerate che stiamo parlando di un’epoca in cui dei riferimenti così diretti e così verbalmente violenti verso un altro rapper non si erano mai sentiti prima. Non è un caso che questo duello, stravinto da Kool Moe Dee, non solo è considerato quello che ha cambiato per sempre il mondo del dissing, ma è anche il momento in cui il flow dei rappers ha preso una nuova piega, diversa da quella più diffusa fino a quel momento, tutta party e leggerezza. Tra l’altro, visto che il tutto era live e probabilmente improvvisato, non esiste nessuna incisione e questo rende il tutto ancora più magico. Fortunatamente sono riemerse registrazioni dell’epoca che ci permettono, a distanza di oltre 40 anni, di essere testimoni di questo momento storico.

 

https://www.youtube.com/watch?v=am9C2_DZ7s4&t=492s&ab_channel=TapeDeckWreck

 

 

KRS ONE vs MC SHAN

https://www.youtube.com/watch?v=jlaAEz2viZk&ab_channel=RealHipHopLyrics

Cinque anni dopo, l’Hip-Hop aveva fatto passi da gigante. La generazione successiva a quella dei pionieri della old school aveva preso il sopravvento e a farsi luce a New York era una crew guidata dal dj e beatmaker Marley Marl, chiamata Juice Crew. Prima che questa esplodesse definitivamente grazie al talento dei vari Big Daddy Kane, Kool G Rap e Master Ace, l’mc più in vista era MC Shan, fiero rappresentante del Queens (e nello specifico della zona vicino al ponte che collega il borough a Manhattan, chiamata appunto Queensbridge). Nel 1986, coadiuvato dall’iconica produzione di Marley Marl, MC Shan fece uscire il singolo “The Bridge” nel quale rivendicava a gran voce il dominio del suo quartiere in ambito Hip-Hop. Ma come tutti sanno, l’Hip-Hop è nato nel Bronx, quartiere da quale proveniva anche un giovane rapper agli esordi di nome KRS-One. Insieme al suo DJ Scott La Rock formò la Boogie Down Productions e dopo dei vani tentativi di convincere il dj radiofonico più importante dell’epoca, Mr. Magic, a passare i loro pezzi, KRS prese la palla al balzo e compose un pezzo di risposta ad MC Shan, chiamato semplicemente “South Bronx”, nel quale, prima di tracciare la storia delle origini dell’Hip-Hop nel suo quartiere, attaccava direttamente Shan facendo riferimento al suo testo. Il pezzo fece il botto nei club di New York e di conseguenza MC Shan decise di rispondere a sua volta con “Kill That Noise”. La controrisposta di KRS non tardò ad arrivare con “The Bridge Is Over”. Alla battle si unirono anche altri componenti della Juice Crew, a difesa del loro socio, come ad esempio Roxanne Shantè con “Have A Nice Day”. La risposta finale di KRS è “I’m Still Number One”, a decretare una supremazia di quello che è considerato ad oggi uno dei migliori battle rappers, oltre ad una delle figure più importanti della storia dell’Hip-Hop. Per altro la guerra tra KRS e Shan si è consumata solo a colpi di musica, tanto che i due hanno successivamente collaborato, facendo anche un tour insieme nel quale inscenavano il tutto sul palco. Una dimostrazione di come lo spirito Hip-Hop possa essere anche remunerativo.

https://www.youtube.com/watch?v=KkpLn-6O6cc&ab_channel=RealHipHopLyrics

 

 

KOOL MOE DEE vs LL COOL J

Si, di nuovo Kool Moe Dee protagonista. Probabilmente il rapper della old school che meglio ha saputo affrontare le nuove generazioni, la sua discografia solista della seconda metà degli anni 80 è intoccabile e ad un certo punto si poteva considerare tra i migliori rappers del pianeta. A minare questa posizione, senza dubbio l’avvento sulla scena di LL Cool J, giovanissimo di grande talento ed enorme personalità. Moe Dee fiuta la minaccia e nel suo secondo album “How Ya Like Me Now” del 1987, oltre a mostrare in copertina un cappello Kangol (trademark del look di LL) schiacciato sotto la ruota di una jeep, nella title-track accusava chiaramente LL Cool J di copiare il suo stile. Ne nasce un botta e risposta di qualità eccelsa che scavalla fino agli 90, dapprima con la risposta di LL in “Jack The Ripper” (1988) e la controrisposta di Kool Moe Dee dello stesso anno con “Let’s Go” fino ad arrivare alla vendetta di LL Cool J del 1991 dal titolo “To Da Break Of Dawn” in cui, per non farsi mancare niente, se la prendeva pure con Ice-T ed MC Hammer. L’epilogo arriva pochi mesi con “Death Blow” di Kool Moe Dee a chiudere una battaglia epica per la quale è arduo decretare un vincitore ma che senza dubbio ha visto protagonisti due dei più grandi rappers mai esistiti.

 

 

 

https://www.youtube.com/watch?v=dOjIMbw2INU&ab_channel=LLCoolJ-Topic

 

https://www.youtube.com/watch?v=Kw_I8l7XxwA&ab_channel=RealHipHopLyrics

 

https://www.youtube.com/watch?v=8QFm_8O3LMI&ab_channel=RealHipHopLyrics

 

 

MC EIHT vs DJ QUIK

 

Una battaglia nata probabilmente per un malinteso ma che a un certo punto era diventata una delle più aspre in assoluto. Nel 1991, nel classico album del gangsta rap “Straight Checkn’em” dei Compton’s Most Wanted, è presente “Def Wish”, pezzo nel quale la rima “biting me quick will mean you get the duck sick quick” è interpretata da DJ Quik come un riferimento a lui e l’anno successivo arriva la risposta sulla title-track del suo secondo album “Way 2 Fonky”. Ne nasce una rivalità lunghissima, che assume anche contorni molto realistici in quanto i due, entrambi di Compton, sono affiliati a due gang rivali (i Crips per Eiht e i Bloods per Quik) e per un attimo si è temuta una escalation “fuori dal campo”. Per fortuna invece è rimasto tutto in ambito musicale, con MC Eiht che rispondeva con un nuovo “Def Wish” per ogni album inciso (è arrivato alla quarta) e Quik con diversi pezzi tra i quali la vincente “Dollaz N Sense” che durante l’evento dei Source Awards svoltosi a New York nel 1995, rappò letteralmente in faccia a Eiht seduto in prima fila. Ci sono voluti più di dieci anni per la riappacificazione ufficiale tra i due, che poi hanno successivamente anche collaborato insieme in due tracce dell’album “Rosecran” di DJ Quik insieme a Problem.

 

https://www.youtube.com/watch?v=560p4DUO8MI&ab_channel=Compton%27sMostWanted-Topic

 

https://www.youtube.com/watch?v=-0UPhZk7mG0&ab_channel=chiefshawn

 

COMMON vs ICE CUBE

 

La prima metà degli anni 90 sono stati il picco del beef territoriale, specificatamente East Coast vs West Coast. Se ne parla sempre in relazione alla faida tra 2Pac e Notorious B.I.G., senza dubbio una delle epopee di dissing più note. Ma dal sottobosco dell’Hip-Hop nel suo periodo di massimo splendore, è secondo me doveroso andare a ripescare questo breve ma intenso confronto tra Common e Ice Cube. Common, che poi è di Chicago ma senza dubbio legato allo stile più classico dell’Hip-Hop newyorkese, nel suo secondo album “Resurrection” del 1994 incluse il pezzo, considerato oggi un classico, “I Used To Love H.E.R.” nel quale raccontava la sua storia d’amore con l’Hip-Hop. A un certo punto fa un riferimento all’avvento dell’Hip-Hop nella West Coast, alludendo ad una caduta di stile e soprattutto alla perdita di una certa “consciousness” acquisita in precedenza col filone afrocentrico e politico basato nella East Coast. Il tutto non piacque ad Ice Cube, fiero rappresentante di Los Angeles e che proprio in quel momento aveva fondato la Westside Connection con WC e Mack 10, supergruppo nato per difendere la costa sinistra che secondo loro veniva bistrattata dai media newyorkesi e da molti rappers della Grande Mela. Così nel primo singolo del trio, “Westside Slaughterhouse” del 1995, Cube dissa Common in una rima aprendo ufficialmente la faida. Common, che non è mai stato un battle rapper e che era già noto come persona tranquilla e poco aggressiva, sorprendentemente invece rispose che con quella che, a mio avviso, è una delle migliori diss-tracks di sempre, la potente “The Bitch In Yoo” nella quale smonta la carriera di Ice Cube in tre minuti, coadiuvato da un beat sontuoso di Pete Rock. La risposta successiva della Connection, “Hoo Bangin’” passa quasi inosservata perché Common aveva fatto KO tecnico. In ogni caso, anche qui le parti si sono presto chiarite e Common ed Ice Cube sono oggi due personalità di spicco della comunità Hip-Hop.

 

https://www.youtube.com/watch?v=PL2LrUwGYl0&ab_channel=ThoroHeadz

 

https://www.youtube.com/watch?v=cBVqGYPe1Qs&ab_channel=Common-Topic

 

NAS vs JAY-Z

 

Sono tante le battaglie più mainstream che si potrebbero prendere in considerazione ma nessuna ha raggiunto i livelli epici di quella tra Nas e Jay-Z. Considerati due dei migliori rappers di sempre, dopo la prematura scomparsa di Biggie, i due si contendevano il virtuale trono di King Of New York. In realtà, gli screzi sembrerebbero avere origini precedenti, quando Nas non si presentò ad una sessione di registrazione per una traccia dell’album di esordio di Jay-Z seguita poi di alcuni riferimenti reciproci non troppo espliciti. Fu poi Memphis Bleek, membro della Rocafella di Jay-Z a sparare colpi più specifici verso Nas, che a quel punto rispose in “Stillmatic” chiamando in causa direttamente il futuro marito di Beyoncè. Ed è da qui che il beef più chiacchierato di fine secolo esplode, grazie a due tracce epiche: “Takeover” di Jay-Z e “Ether” di Nas. Quasi tutti una volta ascoltata “Takeover”, erano convinti che Jay-Z avesse definitivamente distrutto la carriera di Nas, in quel momento impantanato in un blackout creativo che lo aveva portato a far uscire album non degni del suo livello. La base del miglior Kanye West soffiava sul fuoco creato dalle rime incendiarie di Jay-Z. Il trono sembrava assegnato ma non si erano fatti i conti con le skills di Nas. “Ether” fu una risposta talmente potente che non solo rilanciò alla grande la carriera di Nas ma diventò il modello del dissing da quel momento in poi, tanto che l’espressione “to ether someone” ora si usa per dire quando un rapper ne distrugge un altro con le sue rime. Insomma, una battle epica sulla quale ognuno ha il suo favorito e che ancora oggi, dopo la pace ufficialmente sancita tra i due nel 2015, è presa d’esempio per definire le faide nel mondo del rap.

 

https://www.youtube.com/watch?v=M6A5lbGMlVY&ab_channel=RealHipHopLyrics

 

https://www.youtube.com/watch?v=BlhHE3q74O8&ab_channel=RealHipHopLyrics