Chi è Mariana Yegros?
Già dal primo album “Viene de mi” del 2013 si fa conoscere in tutto il mondo, ma è nel 2016 con il secondo “Magnetismo” che si guadagna il soprannome di “Regina della nu Cumbia”. Adesso è in tour mondiale per la presentazione del nuovo album “Suelta”. In Italia solo due date: Torino e Firenze, 10 e 11 Maggio.
Dopo dieci anni di attività, la grinta di tutto il gruppo, su un palcoscenico addobbato a selva, ha la capacità di coinvolgere tutto il pubblico, neofiti del genere compresi.
I suoni sono un misto originale delle proprie radici familiari con le sonorità elettroniche che coinvolgono tutto il mondo.
Il chamame del nord-est e la cumbia colombiana, con sbavature di reggae moderno e. appunto, musica elettronica campionata in modo maturo per dare quella marcia in più alle orecchie di tanti spettatori diversi.
Il risultato è una bomba esplosiva e meticcia, dove sono ben udibili i tratti indigeni, per non dimenticare da dove La Yegros viene, ma anche quelle tracce di musica globale che ci unisce a tutte le latitudini.
Non possiamo sentirci non coinvolti da questa ondata di presa bene generale, che per le due ore di concerto ti porta in viaggio in posti sconosciuti, facendoti dimenticare di essere solamente all’Off Topic di Torino.
Chiacchierando con altri avventori, il luogo pare che lavori molto bene con le band emergenti della zona, quindi proporre un’artista con milioni di visualizzazioni sui canali online a un prezzo non accessibile al pubblico habitué provoca esattamente quel che è successo. Un centinaio scarso di pubblico, probabilmente tutte e tutti i fan torinesi de la Yegros.
Biglietto da 20 euro che valeva totalmente lo spettacolo e il lavoro di regia suoni e spettacolo luci.
Se possiamo permetterci un piccolo consiglio, magari cercare di portare artisti di questo calibro in spazi sociali più grandi e a un prezzo più accessibile avrebbe restituito il calore che il nascente pubblico della Cumbia nelle città italiane sa di poter dare.
Cogliamo l’occasione per ringraziare la Django concerti per la preziosa possibilità di collaborazione.
Recensione e Live Report a cura di Lucio Maccarone
Foto di Luca Profenna
L’intervista a La Yegros la potete riascoltare qui