le Radio tra produzione e distribuzione

testo a cura di Avv. Chiara Colasurdo

network radio

Negli ultimi anni si registra una moltiplicazione esponenziale del fenomeno delle web radio (accanto all’esistenza delle radio che diffondono in FM), in particolare di quelle web radio che, rinunciando eticamente agli sponsor ed alla pubblicità, e avendo come scopo la libera circolazione dell’arte e della cultura, nonché la diffusione dell’informazione non speculativa che riguarda tanto gli accadimenti territoriali, quanto quelli più ampiamente globali, si caratterizzano per essere indipendenti, a differenza di gran parte della comunicazione e dell’informazione massmediatica.

É utile, allora, cominciare ad analizzare il fenomeno alla luce delle diverse funzioni che tali radio svolgono nella creazione, nella produzione e nella distribuzione dei prodotti artistici, culturali e informativi, e del carattere squisitamente politico che in tal modo questi strumenti acquisiscono.

Da un lato le radio agiscono il mercato artistico e culturale, mettendone in circolazione i prodotti ai fini della loro diffusione al pubblico e caratterizzandosi, quindi, in questo caso, come strumenti che concretizzano il diritto di ciascuno di accedere all’arte ed alla cultura nei limiti di quelle opere che sono passibili di essere tecnicamente riprodotte; dall’altro lato, queste web radio, producono autonomamente contenuti e informazioni quando, anche attraverso il sempre più diffuso supporto del podcast, realizzano, con il consenso degli autori e degli esecutori delle opere con cui stabiliscono un rapporto diretto, registrazioni di live (concerti, cortei, presentazioni di libri, ad esempio) ovvero quando, intervistando attrici e attori del mondo artistico, culturale e politico producono informazione libera, o ancora nei casi in cui, seguendo i percorsi politici cittadini, nazionali e internazionali, consentono a chiunque di essere informato su ciò che davvero accade sui territori.

Il carattere transmediale della comunicazione radiofonica web, e la sperimentazione di nuovi linguaggi, che si appoggia inevitabilmente anche alle grandi piattaforme sociali, connette strettamente l’attività svolta dalle radio alla disciplina del diritto d’autore in generale, ed in particolare nel mercato digitale, dal momento che da questa dipendono la libera circolazione dell’informazione, dell’arte e della cultura.

Di questo e di molto altro ne abbiamo discusso  nel workshop che si è tenuto sabato 18 maggio presso il Nuovo Cinema Palazzo, nell’ambito di Dinamica: festival di informazione e culture indipendenti   e viene lanciato un nuovo incontro per venerdi 21 giugno allo Sherwood Festival a Padova, con l’obbiettivo di immaginare un network tra radio indipendenti.

Potrete riascoltare tutti gli interventi!

Audio integro di tutti gli interventi:

Introduzione di Gabriele Sgab Presidente A.P.C. Radiosonar.net:

Intervento dell’Avvocato Simone Aliprandi CopyLeft-Italia:

Intervento dell’Avvocato Giovanni Maria Riccio:

Intervento di Sgab, l’avvocato Aliprandi e l’avvocato Riccio:

Intervento dell’avvocatessa Chiara Colasurdo e l’avvocato Riccio:

Intervento di Emanuele per Lautoradio Perugia:

Domande e intervento da parte di Radio Elettrica e Radio Città Aperta:

Domande e intervento da parte di Simone Mercurio Indieland:

Intervento da parte di Francesco Radio Onda d’Urto:

Ultimi interventi Pino di Radio Sherwood e Riccardo Ciccio de Mario di Radio Es, infine, chiusura:

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