Plenaria conclusiva del Meeting di Decide Roma Nuovo Cinema Palazzo 05 Dicembre 2017
«Democrazia, partecipazione, autogoverno: la sfida di Decide Roma»
La osserviamo con affetto e passione non solo come fondale quotidiano ma come parte integrante delle nostre vite fatte di relazioni, bisogni e desideri.
Per questo da anni animiamo realtà sociali e politiche dal basso, in territori che spesso vengono abbandonati a se stessi, dove la precarietà e la disoccupazione si sentono di più, ma soprattutto dove si sente la mancanza dei diritti, dove i servizi vengono chiusi o ridotti, come i nasoni. Combattiamo la paura che, troppo spesso, viene alimentata ed esasperata, per creare razzismo e xenofobia.
Abbiamo dato vita a spazi sociali e occupazioni abitative, esperienze associative, collettivi culturali o comitati territoriali rivendicando diritti per tutti.
Dalla difesa della Città Solidale, siamo passati ad occuparci di quello che accade intorno a noi, a comprendere come si trasformano i nostri territori e le speculazioni che vengono realizzate; interessati a costruire un nuovo modo di vivere e di esercitare il nostro Diritto alla Città.
Stiamo provando ad immaginare un processo che rivendichi e costruisca prototipi di alternativa per Roma, affossata dalle ultime amministrazioni e lasciata agonizzante da quella guidata da Virginia Raggi.
Abbiamo concentrato la nostra attenzione su alcuni assi che riteniamo centrali e molto concreti e su cui ci stiamo mobilitando: il debito della città di Roma, motivo primario dei tagli operati dalle ultime giunte; la gestione del patrimonio pubblico e del suo uso comune; la trasformazione e valorizzazione dei territori e la capacità di resistenza in grado di immaginare una diversa rigenerazione; i servizi pubblici e la continua spada di Damocle delle privatizzazioni; il razzismo e la paura alimentati da organizzazioni ed istituzioni che trasformano il volto di Roma e la sua cultura meticcia ed accogliente.
Roma deve cambiare. E lo può fare solo tutelando le risorse collettive invertendo la rotta della disuguaglianza.
Un nuovo piano costituente per la città che sappia definire le priorità, le azioni, il conflitto, le lotte e le campagne pubbliche che insieme dobbiamo far germogliare nei nostri territori, per ribaltare l’orrore della guerra tra poveri dentro cui siamo schiacciati.
Un laboratorio aperto di confronto fra tutte le esperienze, realtà organizzate o singoli giramondo per costruire strumenti, campagne e infrastrutture organizzative condivise da utilizzare insieme nel prossimo futuro.
Per questo invitiamo tutti/e a partecipare a due giornate di incontro, di discussione, di dibattito: sabato 4 e domenica 5 novembre.
Il futuro e’ da costruire, per questo dobbiamo riprenderci il presente!