Incontro Moira Millán, attivista mapuche nel Lof Pillañ Mahuiza, in Puelmapu (terra dell’est in mapudsungun), un territorio recuperato da 25 anni nella provincia di Chubut.
Questo è anche il luogo dove ci incontrammo nel 2020 nel primo campamento internazionale contro il terricidio che ho ricordato in questa puntata del DOCUradio24.
La sua comunità era minacciata da un progetto idroelettrico chiamato La Elena. Attualmente la lotta ha prodotto l’arresto del progetto che avrebbe inondato 11mila ettari di bosco che però non è stato ritirato cancellando questa e altre comunità mapuche. Moira è sceneggiatora di Pupila de Mujer Mirada de la Tierra (pupilla di donna,sguardo della terra), e sta lavorando a un nuovo film.
Ha fondato il Movimiento de Mujeres y disidencia Indígena por el Buen Vivir e ora il collettivo Pluriversidad indigena, uno spazio di apprendimento e di crescita autogestito, ancestrale e in dialogo con nuovi saperi finalizzati alla protezione del territorio.
Ha scritto El tren del Olvido (il treno dell’oblio), che l’ha convertita nella prima novelliera indígena in América Latina. Il libro è stato tradotto anche in italiano. Ha terminato di scrivere il suo secondo libro Terricidio che sarà pubblicato in ottobre.
In questa intervista Moira ripercorre il concetto di terricidio, racconta dell’intensificazione degli sgomberi e della persecuzione sotto il governo Milei, e ci parla dello spazio di pluriversitá indigena.
Pubblico l’intervista da me tradotta in italiano
e in spagnolo
DOCUradio24 (22) – Intervista a Moira Millan: seminano terricidio raccolgono ribellione
La grafica è di Kelul.mapu, artista mapuche