Tornano a Roma i Kina, la storica punk hard core band simbolo della controcultura negli anni 80, per un concerto a sostegno di Radio Onda Rossa al Centro Sociale Forte Prenestino

Articolo a cura Simone Nigrisoli

Si terrà Venerdì 28 giugno, alle ore 20, al CSOA Forte Prenestino, il ritorno a Roma dei Kina, storica hard core band italiana, che, a 10 anni dall’ultima reunion tornano con un mini tour di 11 date in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Puglia fino anche Berlino, tra cui non poteva mancare la tappa nella capitale. Durante i concerti sarà anche proiettato il documentarioSe Ho Vinto Se Ho Perso”, intitolato come l’album del 1989, e realizzato dal regista valdostano Gian Luca Rossi. Questo lavoro cinematografico ha l’obiettivo di raccontare la storia della mitica band valdostana, che partendo dalla più piccola regione d’Italia è diventata un punto di riferimento per l’intera scena punk hard core europea durante gli anni 80 e inizio 90.

Storia dei Kina

La favola dei Kina inizia ufficialmente nel dicembre del 1982. Dopo vari concerti in tutta Italia, pubblicano nell’aprile del 1984 il primo demo tape. Nel luglio del 1984 vanno per la prima volta in Germania per 5 concerti, e diventano uno dei primi gruppi hard core ad attraversare i confini italiani. Nel gennaio del 1985 pubblicano il primo LPIrreale Realtà“, con la loro etichetta: Blu Bus, con cui hanno pubblicato fino al 1998. Nel dicembre ’84 fanno il loro secondo tour tedesco e un anno dopo vanno in tournée in Olanda con i Negazione e C.C.M. Pubblicano poi il secondo LP dal titolo “Cercando …” nel maggio ‘86. Il disco viene pubblicato anche in Inghilterra da C.O.R. (Children of the Revolution). In quel periodo ci fu una grande crisi nella scena hard core in Italia, così i Kina decidono di andare via dall’Italia. Da ottobre a dicembre ‘86 fanno un tour europeo che li porta dalla Spagna alla Danimarca. Registrano il loro primo 7″ dal titolo “Troppo Lontano” alla fine del tour in uno studio in Germania a Lubecca, e lo pubblicano
appena tornati ad Aosta nel gennaio ‘87. Nella primavera ‘87 fanno il nostro primo vero tour italiano. Un anno dopo pubblicano la prima traccia acustica su uno split 7 “con gli Sphere. Nel maggio ‘89 pubblicano un MLP chiamato “La diserzione degli animali del circo“. A giugno ’87 fanno un altro tour in Germania e a dicembre pubblicano il loro terzo LP “Se ho vinto, se ho perso“.

Nel 1990 registrano prima in Germania un concerto che sarebbe poi diventato un disco dal vivo per l’etichetta tedesca “Your choice live serie” e poi fanno un tour in cui suonano in Germania, Danimarca e Norvegia. Di ritorno da quel tour Alberto (chitarrista e voce) lascia la band. Marco entra al suo posto e nella primavera ‘91 inizia un nuovo tour in Italia. A quel punto il gruppo si ingrandisce e Stefano Giaccone, altro chitarrista, entra stabilmente. Dal gennaio ‘92 suona sax, chitarra e canta. Con questa formazione preparano il quarto LP chiamato “Parlami ancora” che è stato pubblicato nel gennaio ’93 da Blu Bus e da X-Mist in Germania. Questo disco diventa il grido contro la crescente cultura neofascista di destra che stava diventando sempre più influente in Italia in quel periodo. Con questa formazione nel ‘93 fanno anche un tour spagnolo e tedesco, poi sia Stefano che Marco lasciano la band. Alberto però ritorna, e la formazione originale del 1982 si ricompone. Nella primavera del ‘95 fanno molti concerti in Germania e in Olanda e in giugno vanno a suonare per la prima volta in Polonia. Nel maggio del ‘96 Blu Bus pubblica il quinto LP “Città invisibili”. Nel gennaio ’97 fanno l’ultimo tour tedesco di un paio di settimane e questo conclude la storia del gruppo. Negli anni successivi fanno una manciata di concerti reunion come nel 2008. Ad oggi grazie all’etichetta Spittle records, i loro vinili, esauriti da molto tempo, sono nuovamente disponibili per chi è curioso di sapere che cosa è successo nei roboanti anni ’80 e ’90 italiani nella scena hard core italiana.

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