1 October 2022  /  mari

Il documento che vi presentiamo può essere copiato, stampato, diffuso, modificato, commentato. In questo caso vi invitiamo a spedire le vostre riflessioni a retecorpieterranudm@gmail.com perché resta, come tutte le nostre elaborazioni un lavoro in corso.

Lavoriamo per lo star bene! Buone pratiche e linguaggio

Non esistono violenze o aggressioni “piccole” e grandi: La violenza patriarcale è violenza in tutte le sue forme. Le molestie, gli abusi, gli stupri non hanno gerarchie di gravità e sono tutte violenze che hanno radici in una cultura ciseteropatriarcale che vogliamo distruggere.

Ogni relazione si basa sul consenso esplicito! Solo è ED É REVERSIBILE.

In tutti gli spazi abbiamo una co-responsabilità attiva per creare un ambiente “sicuro” e di “rispetto” (1).

Siamo liberə di attraversare e vivere tutti gli spazi come siamo, evitando prevaricazioni o l’assunzione di atteggiamenti, comportamenti o linguaggi violenti, che possano stimolare disagi allu altru con cui entriamo in relazione. Non c’è più spazio per comportamenti discriminanti quali razzismo, violenza patriarcale, ciseterosessismo, abilismo, classismo, etaismo (2), adultismo, specismo, LGBPTQIAnbodianti, grassodianti, xenodianti, puttanodianti. Non c’è spazio per qualsiasi forma di comportamenti gerarchici, oppressivi e di molestia. nei confronti di tutte le soggettività. Creiamo le condizioni possibili per facilitare adeguatamente la partecipazione di tuttu. Ognunə di noi è tenutə a rispettare i confini emotivi e fisici, i bisogni, le espressioni e i tempi dellu altru.

Siamo tuttu soggettività nelle nostre diversità. Siamo pluriversità Evitiamo di dare per scontato l’orientamento sessuale, l’identità di genere, i pronomi e le declinazioni di genere, le storie e le esperienze delle altre persone. Usare il pronome e/o la declinazione di genere che ogni persona sceglie è la prima forma di rispetto. Chiedere e usare il propone che una persona sceglie è la prima forma di rispetto.

Note

1. ci riappropriamo delle parole “sicuro” e “rispetto” nella loro accezione comunitaria

2. Etaismo: comportamenti discriminanti e negativizzanti rispetto all’età