29 October 2022  /  Eva e Mari

I diritti non sono un’alleanza ma una necessità di tuttə

In Europa e in Italia, in particolar modo, tendiamo sempre a raccogliere nelle lotte tutto quello che arriva dagli Stati Uniti come fosse oro colato, o necessario per le nostre rivendicazioni e lotte.

Un uso esagerato di sigle e terminologie in lingua anglosassone, l’idea che il movimento che oggi definiamo LGBTQIPAK+ sia nato nel ’69 a StoneWall dimenticando quello che nacque in Germania e fu distrutto dal Nazismo e dimenticandosi delle date fondamentali di lotta in Italia come  la protesta della piscina sconosciuta ai più.

Insomma il colonialismo culturale statinutense è una costante esagerata dal nostro punto di vista.

Tra le pratiche abbiamo ultimamente riadottato il concetto di “alleatx”, cioè di coloro che sostengono la nostra lotta, ma che di fatto, essendo l’alleanza un patto che ricorda ovviamente i patti in situazioni di guerra, tiene quella distanza che rischia poi di cadere in una forma di paternalismo, che è esattamente l’ultima cosa di cui necessitano le persone LGBTQIPAK+.

In questo queerzionario Eva Sassi Croce tenta di spiegare il perchè a volte rinunciare all’uso di definizioni e di un linguaggio mutuato dall’altra parte dell’oceano può essere una scelta più saggia.

Eva Sassi Croce, attivistə travestita transfemminista radicale, ha iniziato il suo percorso di lotta all’interno di ArciLesbica, costretta poi a passare in Arcigay e oggi fa casa un NUDM Modena e Assemblea Transterritoriale Copri e Terra di NUDM. È una performer queer e ciclosognatrice.

QUEERzionario  del 29/10/2022 – A di alleatx