29 October 2022  /  Mari, Babs, Giulia, GIulia, Jane, Erika

Convergere per insorgere: per questo, per altro, per tutto!

Il 22 ottobre abbiamo visto un bellissimo corteo di convergenza dopo Roma nel novembre 2021 e Firenze marzo nel 2022. È il frutto di riflessioni, elaborazioni e incontri su temi e pratiche di lotta passate all’interno di numerosi campeggi estivi ecologisti: quello di Torino, della Val di Susa, e di Venezia ma ci fa piacere ricordare anche quello organizzato da Corpi e terra e che ha prodotto avanzamenti rispetto al manifesto ecotransfemminista antispecista che, attraverso le laboratorie che si stanno svolgendo un po’ dappertutto, si sta arricchendo in un processo di costruzione collettiva.

Convergere per Insorgere, Per questo, per altro, per tutto lo slogan che proviene da GKN. Nell’assemblea regionale del 5 ottobre a Bologna erano presenti sindacati di base, reti transfemministe e collettivi studenteschi, spazi sociali e organizzazioni LGBTQUIAP+, comitati di quartiere e spazi ecologisti. Tutto questo ha costruito un processo di cui il corteo è stato parte ma da cui non si parte né si arriva. Ci sarà infatti l’appuntamento del 5 novembre a Napoli che avrà come elementi centrali il reddito e la precarietà. Ma soprattutto Bologna ci ha mostrato che ci sono le basi perché questo lavoro di convergenza, arricchimento e lotta continui.                         

Un percorso né semplice né scontato che inaugura una nuova stazione di lotta, conflittualità e movimento

Il  corteo di sabato ha bloccato la tangenziale contro l’allargamento del Passante a Bologna, un progetto di miliardi di euro che dovrebbe allargare fino a 18 corsie all’attuale snodo tangenzial-autostrada per mostrare che pratiche di lotta diverse dalle ritualità sono possibili come pure l’innalzamento del conflitto rispetto ad un potere non solo sordo rispetto alla situazione gravissima di questo pianeta imposta dalle nostre economie ma anche assolutamente e copletamente dalla parte dei profitti delle grandi imprese e delle multinazionali dell’estrattivismo a tutti i livelli.

E il corteo ha coinciso con la pubblicazione della lista di ministeri e ministri che fanno ben intendere quali sia la direzione di questo governo, espressione degli interessi di Confindustria, del bellicismo della NATO, della cultura nazionalista e sovranista, di inneggiamenti alla famiglia, alla bigenitorialità, alla natalità, alla riproposizione oppressiva dei ruoli legati ai generi biologici assegnati alla nascita contro i percorsi di autodeterminazione di genere che si stanno imponendo riproducendo quell’orrendo dio, padre, famiglia

In corteo sabato tutta l’energia del blocco GKN con lo striscione INSORGIAMO, insieme a parole d’ordine come diversità in rivolta, cartelli con queer e ora, go vegan, eat plants and not the planet, siamo la natura che insorge e bandiere di forze politiche e sindacati di base.

Oggi vogliamo interrogarci in questo nostro spazio su quali sono le pratiche di questo processo di convergenza e in cosa si differenzia da percorsi aperti in passato? Come mantenere il livello di conflittualità adeguato al momento senza rischiare di riportare tutte le differenze ad un pensiero unico? e come fare in modo che tutte le differenze possano essere parte di questo processo senza marginalizzare pensieri e pratiche in un processo di reale crescita collettiva che si fa pratica politica per la costruzione di alternative?

E lo facciamo con Giulia che ci aiuterà a ricostruire la storia della lotta della gkn aprendo al processo di convergenza su cui dialogheremo anche con Giulia e Jane del collettivo Berta e con Babs che partecipa al percorso degli stati genderali aperto ormai da un anno a questa parte

TRANSfemmINonda – INSORGIAMO

  • Sakatena & Tenore Fi – Insorgiamo
  • Tenore Fi feat Mistilla – Ivan
  • Coro gkn
  • Stormy six – La fabbrica
  • Sudor Marika ft. Chocolate Remix – Las Invertidas in sigla

foto di Mari