14 January 2023  /  Mari, Erika

Il Congreso approva la legge TRANS: 188 voti a favore, 150 contro, 7 astensioni. Ora tocca al Senato

Articolo  pubblicato nel EL PAIS il 22 dicembre 2022 (traduzione di Mari) 

L’articolo è di Isabel Valdés. Corrispondente di genere del EL PAÍS, si è occupata precedentemente di sanità seguendo tutto il periodo della pandemia. Specializzata in  femminismo e violenza sessuale ha scritto ‘Violentate o morte’, sulle analisi femministe in relazione alla violenza sessuale agita dalla Manada, il branco, il gruppo di 5 uomini che nel 2016 violentò una donna poi condannati a 15 anni, caso che rimise in gioco i temi del consenso, della rivittimizzazione, dello spazio pubblico, della relazione con la vittima, dei comportamenti della vittima prima e dopo la violenza

Mesi di dibattiti, scontri nel PSOE, nella coalizione di governo e nel movimento femminista hanno portato giovedi 22 dicembr all’approvazione alla Camera della cosidetta legge trans. Il progetto di legge per l’uguaglianza reale ed effettiva delle persone trans e per la garanzia dei diritti delle persone LGTBI è stato approvato e dovrà ora passare al Senato con 188 voti a favore della coalizione di governo, 150 voti contrari del PP e di Vox, e sette astensioni. Tra queste quella di Carmen Calvo, la persona del PSOE più in vista in quanto all’opposizione a queste norme. 

Calvo non è una qualsiasi deputata: è vice presidente del Governo e ora presidente della commissione de Igualdad, quella che noi chiamiamo di pari opportunità dove il testo è stato discusso. Dopo la votazione ha dichiarato di volere una legge, “ma non questa”. “Sono d’accordo sul fatto che esiste una legge, ma non questa legge. Per questo non ho votato NO come la destra, che mai sono dalla parte di questa comunità. Ho votato in un giorno estremamente difficile facendo la scelta più complessa e assumo le conseguenze dei miei atti, sempre” ha affermato Calvo all’uscita dal parlamento dopo la votazione. 

L’esecutivo ha raggiunto il suo obiettivo: che la legge fosse approvata prima della fine dell’anno e questo nonostante negli ultimi mesi il testo fosse continuamente messo in discussione e ci fosse molta incertezza rispetto alla “libera autodeterminazione di genere” e cioè che le persone possano cambiare la loro registrazione anagrafica in base unicamente alla loro volontà.

Questa questione soprattutto per ciò che riguarda le persone minori di 14/15 anni è stato motivo non solo di scontro politico tra PSOE e Unidas POdemos e tra il blocco della destra e quello di sinistra, ma anche all’interno del movimento femminista che ha vissuto la frattura piu grossa della sua storia per le posizioni che si sono espresse e che si sono concretizzate poi in quello che è successo nelle due date storiche del movimento: l’8 marzo e il 25 novembre 

Nelle due giornate il movimento ha camminato separatamente visibilizzando, soprattutto nella Madrid che misurra il polso della situazione, una rottura che per ora risulta inconciliabile. Le questioni utilizzate per schierarsi contro la legge – come i trattamenti medici per quelle persone che vogliano sottoporsi a trattamento ormonale o a un intervento chirurgico – non sono mai state recepite nel testo di legge. Irene Montenero è stata in questo 2022 sempre nel mirino per la difesa delle norme contenute nella legge. L’approvazione della legge rappresenta un “avanzamento nei diritti” e “la forma più adeguata per far fronte alle forse reazionarie e ampliare la dsemocrazia”, ha detto la ministra la mattina prima delle votazioni. “Oggi questo parlamento dice che i diritti dlle persone trans sono diritti umani” ha aggiunto. 

QUEERzionario del 14/01/2023 – La legge TRANS passa alla Camera in Spagna