QUEERzionario 3.19 - D di detransizione

QUEERzionario 3.19 – D di detransizione

4 February 2023 / Eva e Mari

Autodeterminazione è anche il diritto di interrompere un percorso di affermazione di genere o transgenere.

Ultimamente, nella massiccia campagna transodiante messa in campo dalle destre neo-fasciste e cristiane in occidente, spesso riprese da donne eterocisesssite, è stata portata alla luce la libera scelte di persone medicalizzate di interrompere il proprio percorso di affermazione di genere, alludendo al fatto che queste legittime e libere scelte stiano a dimostrare che avere leggi che non richiedono un approccio patologizzante e quindi determinato da lunghi percorsi psichiatrici, possa essere pericoloso e superficiale.

L’aggravante è data dal fatto che queste libere scelte di detransizionare, vengono manipolate per attaccare il diritto delle persone minori ad affermare la propria identità. Chi decide di interrompere il proprio percorso di affermazione di genere lo fa, come in qualsiasi altro ambito della vita, ritenendola una scelta non adeguata al proprio star bene sociale, culturale, relazionale e opera una scelta assolutamente legittima.

Quello che invece riteniamo manipolatorio e propagandistico è la strumentalizzazione che si fa. Non esistono studi e ricerche che si possano ritenere scientifici, che possano analizzare il fenomeno in modo da aiutare in modo preventivo la propria scelta. Sono proprio le norme patologizzanti imposte in Italia a tener fuori dai numeri reali migliaia di persone trans che per diversi motivi non ricorrono a percorsi ufficiali, le ragioni profonde di queste scelte, le bugie che ancora bisogna raccontare per trovare ascolto nei centri prescrittori. È sempre più improrogabile l’approvazione di una legge basata sul consenso informato e l’autodeterminazione in modo e ogni persona possa costruire il suo percorso con i tempi, le modalità e i supporti medici, se richiesti, a propria misura.

Invalidare le scelte di centinaia di migliaia di persone trans per quelle che liberamente hanno scelto di interrompere il loro percorso è un’ulteriore violenza sulle nostre identità non conformi.