TRANSfemmINonda 3.29 – La strada si conquista a pedalata libera
In questa puntata parliamo di bicicletta e, attraverso i racconti di due protagonistə della pedalata libera scopriremo la bellezza e la forza rivoluzionaria delle due ruote
Abbiamo con noi in questa puntata
Eva Sassi Croce, nome artistico Eva de Adamo. Partecipa all’assemblea transterritoriale Corpi e Terra e a NUDM Modena. È Tj e artista visuale, biciclistə antispecistə. Ha iniziato da alcuni mesi a viaggiare in bici e campeggiare liberamente e ha progetti molto interessanti su viaggi molto più lunghi. Al momento ha quasi concluso il suo viaggio dedicato ad Eridano, il Grande Fiume Po, fiume che fin dall’infanzia l’accompagna in sogni di viaggi in terre lontane. A marzo, partita da Ferrara, ha realizzato un percorso ad anello, passando per Gorino, il delta veneto, Venezia e rientrando dalla via Adria a Ferrara, con 450 km di percorso. La settimana scorsa è partita da Paesana, in provincia di Cuneo, pedalando suelle sponde del Grande Fiume e dei suoi affluenti ed è arrivata a Ferrara dopo 550 km.
Valentina Battistoni si definisce una persona, una donna che ama la natura. Artista, attivista transfemminista e bicisessuale. Vive il suo corpo come spazio personale e politico. Crede nel cambiamento che si origina dal basso, dalla forza e dall’agire di ogni persona ma anche nella formazione di reti, perché da solə possiamo fare molto, ma se facciamo rete possiamo fare molto molto di più: unire le nostre forze per costruire ogni giorno una umanità e una società più equa e rispettosa di tutte le persone e della natura. ha lanciato il progetto Sororité Bike Ride e il 13 luglio partirá e attraverserá l’Italia da nord a sud lungo la via Francigena (1.970 km ), per il rispetto di tutti i corpi e le soggettività. Invita le persone a sommarsi durante il percorso e formare comunità di corpi alleati che si muovono insieme per costruire una società basata sulla cura, sulla cooperazione, sulla gentilezza, sull’ascolto e sulla sorellanza verso tuttə e anche verso il pianeta
Il contatto per unirsi a questo viaggio: sororitebikeride@gmail.com Ha lanciato un crowfunding di sostegno
Eva ha colto l’occasione di questo incontro per consigliare la lettura di Elogio della bicicletta pubblicato da Bollati Boringhieri, opera del filosofo e antropologo Ivan Illich deceduto nel 2002. Più che di vera e propria elegia della bicicletta è un’interessantissima valutazione del predominio sociale delle ricchezze energetiche e della disparità sociale che, la velocità e i mezzi di trasporto, generano tra le fasce sociali. Da sottolineare, inoltre, come la prima versione del testo risalga addirittura al 1973, in piena crisi energetica e come sia attuale e, purtroppo, assai lungimirante.
Vogliamo anche celebrare con questa puntata Annie Kopchovsky, che alla fine dell’Ottocento decise di mollare tutto per fare il giro del mondo in bici per poi tornare a casa, felice e trionfante, e raccontare la sua grandiosa esperienza sui giornali dell’epoca. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1947, la vicenda di Annie venne a lungo dimenticata fino a quando Peter Zheutlin, pronipote della protagonista, non ha deciso di raccontarne la storia nel libro “Il giro del mondo in bicicletta – La straordinaria avventura di una donna alla conquista della libertà”.