TRANSFEMMINONDA 5.03 – Scienza e generi: Incontro con le autore di “Oltre Marie”
Nel libro le autore Nastassja Cipriani ed Edwige Pezzulli riflettono sulla retorica di neutralità e imparzialità che caratterizza il mondo scientifico e su come la scienza venga raccontata attraverso storie di singoli individui geniali, alimentando così stereotipi, pregiudizi e falsi miti
Il 6 settembre è uscito Oltre Marie. Prospettive di genere nella scienza delle scienziate Nastassja Cipriani ed Edwige Pezzulli, pubblicato con le plurali editrice
Nastassja Cipriani ed Edwige Pezzulli sono ricercatrici precarie, attualmente assegniste di ricerca presso l’Università di Torino, l’una, e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’altra. Nastassja è matematica e si occupa di scienza e genere nelle sue varie forme, dalla discriminazione nell’accademia all’epistemologia femminista. Edwige è astrofisica e si occupa di comunicazione scientifica e di progetti di intersezione tra scienza, questione di genere e marginalità.
In questa puntata dialogheranno con loro Eva e Mari della redazione di TRANSfemmINonda.
Nel libro le autore riflettono sul tema del linguaggio e si chiedono qual è il modo giusto per costruire un’operazione di comunicazione scientifica che metta in dialogo le scienze con i femminismi. Facendo riferimento al loro libro, mostrano quali sono state le scelte, i compromessi e i pesi specifici assegnati alle diverse anime del libro, affinché il testo abbracci l’approccio scientifico e quello femminista, senza perdere di vista gli obiettivi comunicativi.
Raccontando i temi trattati nel libro, si soffermano sulla parte dedicata alla decostruzione dell’immaginario tradizionale della scienza. Diversamente da quello che ci è sempre stato raccontato, l’impresa scientifica è impregnata e condizionata dalla cultura e dalla società nella quale si muove. Lo sguardo di chi costruisce le teorie scientifiche, poi, è profondamente parziale ed è per questo che non possono esistere una verità assoluta o un sapere universale.
Le autore affrontano anche la questione della precarietà all’interno dell’accademia: a dispetto della retorica dell’eccellenza così pervasiva oggi nel mondo della ricerca, non sono il merito, il talento o la vocazione, ma le vulnerabilità e le fragilità dei soggetti (sociali, economiche, psicofisiche), a determinare chi lascia l’accademia e chi resta, chi diventa scienziatə e chi no.
TRANSfemmINonda del 20/10/2023 – Scienza e generi: Incontro con le autore di “Oltre Marie”
- Francisco, el hombre – Triste, louca ou Má
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