TRANSFEMMINONDA 5.27 – FAR FINTA DI ESSERE FUORI
“Far finta di esserne fuori” da cui prendiamo a prestito il titolo per questa puntata, è uno spettacolo di monologhi renitenti e canzoncine di “evasione” della punkastorie Filo Sottile.
Filo Sottile nasce nel maggio del 1978 in provincia di Torino figlia di persone siciliane e ha raccontato qui un passaggio piuttosto importante della sua esistenza è raccontato qui: Sì trav. Come la militanza No Tav mi ha dato il coraggio di diventare me stessa.
Punkastorie, anarkekka, botanofila, suburbana, terrona e scavalcamontagne, mescola e assembla parole, riflessioni, prospettive e canzoni infischiandomene dell’originalità e anzi facendo ricorso esplicito a molteplici tradizioni teatrali, musicali, letterarie, politiche.
Venerdì 19 aprile a partire dalle 18:30 sarà al CSOAT Auro e Marco con il suo spettacolo “Far finta di esserne fuori” nella serata organizzata dal Laboratorio Femminista del CSOAT e da L.E.A Berta Caceres che continuerà con un buffet veg preparato dalla TABERTA e a seguire lo spazio musicale con LUD, MAYA e GONORREA.
In questa puntata ne parliamo insieme a Filo Sottile e unu compa della LEA Berta Cáceres di Roma.
Lo spettacolo è una requisitoria antica, ukulele e voce, sul nostro presente securitario, con in mente una concretissima utopia: abolire il carcere è possibile ed è giusto. Un invito forte per chi si sente “al sicuro nelle tane, può procurarsi il cibo caldo e godere di visi amici e non considera la vita in gabbia, quella di chi sta nella penuria di spazio e aria e luce, la vita cattiva, che di contatto e parole ha fame. che pende e oscilla al vento mutevole di un sì o no, che deve penare per meritare di esistere e fornire prove di merito per alleviare la pena”.
Gabbia, carcere , reclusione sono realtà e non parole.
Qual è il prezzo e il privilegio di starne fuori? Davvero possiamo chiamarci fuori?
TRANSfemmINonda del 12/04/2024 – FAR FINTA DI ESSERE FUORI
Abbiamo ascoltato