AMIR ISSAA Livin’ Proof

Recensione a cura di Claudio Contini

Se vai sui profili ufficiali di Amir Issaa capisci subito che stare fermo non fa parte dei suoi programmi. Lo trovi a parlare ai studenti nelle scuole, ai detenuti nelle carceri, in giro per l’Italia a presentare o dare il sostegno a diversi progetti culturali e di integrazione, vedi il suo nome tra i scaffali delle librerie dove è presente la sua biografia che è anche un viaggio nella storia dell’Hip-Hop romano (Vivo Per Questo, ed. Chiare Lettere), è presente persino in prestigiose università statunitensi dove è protagonista di vere e proprie lezioni di vita reale. Ma allora uno che sa chi è Amir, vale a dire un veterano della scena, potrebbe chiedersi: ok, ma la musica?

E la risposta a questa domanda arriva con i fatti, quando meno te l’aspetti.

Senza preavviso e senza pompe magne infatti esce Livin’ Proof, un lavoro che contiene 8 nuovi pezzi che sono tutta sostanza. C’è da dire che la carriera musicale di Amir non si è mai messa in pausa, dalle prime collaborazioni con il Rome Zoo  ad i suoi svariati progetti solisti, da oltre vent’anni a questa parte la sua voce è una costante presenza nella discografia dell’Hip-Hop italiano. E compiuti 40 anni non ha assolutamente intenzione di mettersi da parte.

L’album (o l’EP se preferite) non concede assolutamente nulla al caso e sembra voler mettere subito i puntini sulle I con il pezzo di apertura, Still Prestigio

introdotto da E-Money (altro personaggio storico della scena romana e vecchio socio di Amir) e prodotto da The Caesars con un classico beat che fa scuotere la testa. Il rap mescola la battaglia a una minibio sulla propria storia musicale ed è uno di quei pezzi che mette in pace col mondo i veri appassionati di Hip-Hop. Quell’Hip-Hop che trova la sua poesia in Aspettami Qui, un tributo alle notti passate a far graffiti, alla creatività che salva la vita e ad una forma d’espressione capita sempre da una nicchia che diventa inevitabilmente la propria famiglia da cui è impossibile prescindere (“scrivere parole è come un’ossessione, la mia identità una goccia di ogni colore”).

Puff Daddy è una dichiarazione d’orgoglio per avere raggiunto traguardi che sembravano preclusi e che molti avevano dichiarato irrangiungibili

condita da parti di di battle rap (“non ho tempo per cazzate per sentire questi rapper, me mi mangio crudi senza condimento, Hannibal Lecter”) su una altre base classica di G- Romano (produttore di 4 degli 8 pezzi) che spinge dall’inizio alla fine. I ritmi si fanno più rilassati in Questa Vita MI Ha Scelto (prodotta da J.O.D), dove si ritrova l’Amir più profondo, quello che fonde le sue vicissitudini di vita a riflessioni sul presente, fatto di voglia di rincorrere sogni tenendo sempre presente la propria indole avversa alla massa.  E non mancano riferimenti alla storia dell’Hip-Hop tra le parole (“Nemico pubblico numero uno, sangue misto, passo la parola, chiudo gli occhi e sfido il buio”), rappate con tecnica molto curata, a testimoniare una maturazione continua anche da questo punto di vista. Un segnale tra le righe a chi pensa di essere già arrivato a 20 anni.

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Il pezzo che più mi ha colpito al primo ascolto è stato Nuvole e Bugie

innanzitutto perché musicalmente è una perla, costruito da M. Basile su un lento beat minimalista con forti influenze jazzate e tracce di soul, il tutto fuso con effetti vocali che rendono l’insieme assolutamente attuale. A impreziosire tutto ciò è un testo capace di dipingere immagini d’impatto che ancora una volta partono dalle esperienze personali di Amir ma che vanno a toccare tentazioni e patemi della vita quotidiana ben riassunte in frasi come “per loro non conti sei soltanto un numero sopra quei conti correnti, sanguini e non ti lamenti, note dentro i tuoi silenzi”. Ancor più malinconico il beat di Riparto dall’Inizio, perfetto per la sorta di “recollection” di pensieri di Amir, la cui abilità di far trasparire sensibilità e consapevolezza qui trova livelli di assoluta eccellenza.

Il disco contiene anche i due pezzi che erano già usciti in precedenza, Soldi e Gioielli e Quando Hai Perso Tutto, due perle che elevano ancor di più lo status di Amir come mc di alto rango, che negli anni ha avuto l’umiltà e la forza di mettersi sempre in gioco dando nulla per scontato e che con Livin’ Proof conferma di essere un peso massimo trasversale ad ogni generazione di seguaci della doppia H. Respect.

Claudio Contini per Original Street Grooves lo ha intervistato qualche tempo fa clicca qui per l’ascolto