LA PROMESSA FATTA DALLA REGIONE DEL RITORNO DEL CONSULTORIO IN VIA SILVERI RISCHIA DI ESSERE UN ULTERIORE BLUFF: IN 3 LOCALI NON SI FA CONSULTORIO!!

Il consultorio di via Silveri 8 è stato chiuso dalla ASL RM1 ad agosto 2019. Le mobilitazioni del coordinamento consultori Roma-Lazio e del laboratorio di quartiere S. Pietro Cavallegeri hanno ottenuto una grande vittoria per la città.
All’indomani delle mobilitazioni infatti la Regione ha assunto l’impegno della sua riapertura scrivendo un comunicato a firma D’Amato-Bonafoni.

Nel 2O14 il Decreto Zingaretti, in linea con la legge istitutiva dei Consultori, afferma che un consultorio deve avere LOCALI CONFORTEVOLI e sufficienti per tutte le sue attività, prevede anche un’equipe con assistente sociale, psicologa, ostetrica, ginecologa, pediatra, infermiera professionale e con un numero di ore non inferiore alle 20/25 per ginecologa e pediatra.

Alla vigilia della riapertura indicata per il 13 gennaio denunciamo la nostra profonda preoccupazione e rabbia: e voglia di non farci rovinare la festa!

Non è stato effettuato il sopralluogo con i dirigenti della Asl Roma1 presso la struttura per concordare una equa distribuzione dei locali tra il Consultorio e il servizio di TSMREE, ma, fatto ancora più grave, le notizie che riusciamo ad avere vedono il Consultorio relegato nelle ultime tre stanze in fondo alla struttura, mentre, per poter svolgere il suo lavoro, necessita di almeno 8 stanze.
Tutto questo non corrisponde agli impegni presi.
L’integrazione tra servizi va concordata senza l’emarginazione del consultorio né una caotica distribuzione delle stanze all’interno della struttura.i due servizi devono avere spazi delineati, il consultorio deve entrare dal civico 8, deve avere stanze sufficienti, le attività devono essere svolte secondo le proprie finalità e normative, e
studiando percorsi di integrazione su tematiche individuate di volta in volta.
Vogliamo un Consultorio accogliente e multidisciplinare che rappresenti uno spazio di confronto libero per le donne e per tutte le soggettività, radicato nel territorio, che faciliti l’accesso alle persone migranti, aperto a iniziative di prevenzione che coinvolgano il quartiere, che pubblicizzi i servizi offerti dal consultorio in maniera attiva attraverso materiale elaborato e interventi di promozione della salute, dell’educazione all’affettività, alle differenze e pluralità dei generi nelle scuole e nei luoghi di lavoro, che si occupi degli aspetti sociali e psicologici, oltre che sanitari, che apra in orari pomeridiani e di sabato per permettere a tutt* l’accesso e la fruibilità.

Contributi audio a cura di Marita Cassan:

  • Intervista ad abitante del Quartiere e utente del consultorio di Via Silveri

 

  • Intervento di Gianna Filardi in Assemblea
  • Intervento del Direttore Sanitario
  • Intevento di Mara Coordinamento Consultori Donne – Regione Lazio
  • Intervento di Giorgio De Santis – Laboratorio  di Quartiere
  • Intervento di Rita Coordinamento Consultori
  • Intervento di Daniela Santini – Ginecologa e Coordinamento Consultori
  • Intervento di Francesca del Coordinamento Consultori
  • Intervento di Alice Coordinamento Consultori
  • Intervento di Astrid – Coordinamento Consultori
  • Intervento di Roberta – Coordinamento Consultori
  • Intervento di Marita – Non Una di Meno Roma
  • Intervento di Angelo Tanese – Direttore ASL Roma 1
  • Conclusioni dopo la mobilitazione della mattina a cura di Marita
  • le “promesse” e la presa in carico della situazione di Angelo Tanese – Direttore ASL Roma 1
  • l’impegno di Stefano Fassina

COMUNICATO STAMPA DOPO L’INIZIATIVA AL CONSULTORIO

Oggi in via Silveri 8, il Coordinamento delle donne e delle soggettività LGTBQI+ dei consultori del Lazio e il laboratorio di quartiere San Pietro- Cavallegeri HANNO DIMOSTRATO ai funzionari ASL intervenuti che definire “riapertura del consultorio di via Silveri” la destinazione di 3/4 stanze era inaccettabile perché contrapposta ai bisogni che la complessità del servizio richiede e alle stesse leggi nazionali e regionali, nonchè contaddittoria rispetto agli impegni presi in sede di tavolo regionale e esplicitati nelle dichiarazioni pubbliche che ad esso sono seguite.

In una lunga assemblea, in cui ci sono stati numerosi interventi da parte di operatori/operatrici della ASL, della coordinatrice dei consultori, dei portavoce del laboratorio di quartiere, come coordinamento delle assemblee abbiamo con più interventi affermato la volontà di riavere il consultorio nella sua interezza e funzioni, l’inadeguatezza della soluzione trovata, la mancanza di un ingresso autonomo, il fatto che ci siamo ritrovate non con il consultorio che tornava negli spazi precedentemente utilizzati, che era quello che ci saremmo aspettate, e abbiamo individuato una serie di proposte che sono state presentate al consigliere comunale Stefano Fassina e al direttore generale AslRm1 Tanese, e all’assessora alle politiche sociali XIII municipio Candagliota

Tale proposta prevede:

l’acquisizione e conseguente destinazione al consultorio di 2 stanze (nel corridoio contiguo) e dei locali della ludoteca ormai in disuso
La realizzazione con messa a norma dell’entrata del consultorio al civico via Silveri 10 in modo da garantire la necessaria entrata autonoma
l’utilizzo calendarizzato in modo coordinato con il TSMREE del salone per CAN, gruppi di adolescenti, gruppi e assemblea del consultorio
la creazione di una porta antipanico tra la parte di corridoio dove affacciano le porte delle stanze del TSMREE e quelle che proponiamo vengano destinate al consultorio (le ultime due porte in fondo a destra) in modo da creare una divisione flessibile tra gli spazi

Il consigliere Fassina ha comunicato “il suo impegno a fare in modo che l’assessore al patrimonio renda il prima possibile disponibili i locali della ex-ludoteca confidando sia nella disponibilità del dirigente Tanese sia in quello del municipio a convergere sulla destinazione di questi locali al consultorio”. Ha dichiarato inoltre di poter comunicare una disponibilità generale da parte del consiglio a fare in modo che questa soluzione si possa realizzare, senza scartare possibili interventi immediati che migliorino la situazione degll’ampliamento degli spazi.

Il dottor Tanese ha affermato “la disponibilità a condividere il percorso che si sta facendo insieme senza pregiudizi e con lealtà, ad avviare un’istruttoria tecnica sulla fattibilità, idoneità e sicurezza delle proposte da noi presentate, a trovare anche nello stesso edificio più locali per il consultorio, ad avviare immediatamente un tavolo di confronto aperto a Regione, Comune, ASL Roma 1, Municipio, CoordinamentoConsultori, laboratorio di quartiere, responsabili servizi dei consultori e operatori del consultorio, che questo processo non può essere condizionato dai dati attuali sul funzionamento del consultorio che evidentemente risentono delle ultime vicende, che ciò che può partire subito come per esempio lo spazio adolescenti nel salone possa partire senza aspettare ulteriori rinvii” “C’è una forte volontà a livello istituzionale con il municipio e Roma Capitale di lavorare insieme”

Nonostante l’invito fatto e le responsabilità rispetto alla definitiva e completa riapertura del consultorio nessun referente regionale era presente questa mattina in via Silveri.