Sandrine Bakayoko era una ragazza di origine ivoriana, morta lo scorso gennaio a soli 25 anni nel centro di accoglienza di Cona, nella provincia di Venezia. In seguito a questa tragedia, i migranti nella struttura hanno messo in atto una vera e propria rivolta, per protestare contro i ritardi nei soccorsi a Sandrine. Non si trattava del primo gesto di “ribellione”: nell’anno precedente, infatti, c’erano state altre proteste che volevano denunciare le pessime condizioni della struttura e il bassissimo livello di assistenza.
In questo centro hanno vissuto per diversi mesi anche Makalou e Keyta, migranti del Mali, e Gibril, migrante della Guinea, che ci hanno raccontato la loro esperienza.