Terremoto Centro Italia : incontro a Rieti con il Commissario Straordinario per La ricostruzione

di Alterego – Fabbrica dei Diritti

Terremoto Centro Italia

 

Oggi, insieme al Coordinamento dei Comitati del Cratere Terremoto centro italia, alle Brigate di Solidarietà Attiva – Terremoto Centro Italia e alle tante altre associazioni e comitati presenti, siamo stati invitati a un incontro a Rieti con il Commissario Straordinario per la Ricostruzione.

Francesco Pastorella – Portavoce Coordinamento dei Comitati di Cratere

Contributo audio dell’ Avvocato Riccardo Bucci di Alterego Fabbrica dei Diritti

Ancora una volta, dopo aver sentito l’ennesimo intervento di “insediamento” e aver sentito ripetute le stesse cose che sentiamo da anni, abbiamo rinnovato alcune richieste che da praticamente un anno portiamo avanti in ogni sede:
1 – DIVISIONE IN ZONE DEL CRATERE: Zona rossa, zona gialla e zona verde a seconda dei livelli di danno. Aiuti alle imprese che assumono lavoratori terremotati (che usufruiscono del Reddito di Cratere). Agevolazioni fiscali per le aziende della zona verde o gialla che decidono di investire in zona rossa.
2 – REDDITO DI CRATERE: Istituzione di un reddito di cittadinanza (se lo si vuole estendere su tutto il territorio, magari si cominci dai territori colpiti dallo Stato d’emergenza), di 800 euro (almeno) al mese per i cittadini terremotati che non hanno lavoro. Difatti, oltre a parlarsi di ricostruzione, nessuno, tra le Istituzioni, sembra parlare di lavoro e reddito. L’unico strumento oggi esistente di sostegno al reddito rimane il CAS (Contributo di Autonoma Sistemazione), strumento nato per la primissima emergenza, al solo fine di coprire le spese di affitto e totalmente iniquo (se ne avesse diritto anche Montezemolo prenderebbe la stessa somma, a titolo di CAS, di una famiglia composta da cittadini che hanno perso il lavoro.
3 – CREAZIONE IMMEDIATA DI ZONE PER NON RESIDENTI E COSTRUZIONE DEI SAE NEI COMUNI CHE LI HANNO NEGATI.
La SAE (Sistemazione abitativa d’emergenza) è un diritto soggettivo. Una volta richiesto dal cittadino terremotato e avente diritto deve essere costruito entro circa 9 mesi (se non è una SAE puo’ essere un appartamento popolare). Esistono Comuni che hanno negato tale diritto ai propri cittadini. Oltre alla via legale sempre esistente, chiediamo che il Commissario Straordinario intervenga immediatamente (nel suo compito di vigilanza e controllo) al fine di velocizzare immediatamente la realizzazione di soluzioni abitative ai cittadini che sono ancora privi di un tetto sopra la testa. E ancora, è fondamentale che vengano predisposte zone per non residenti, al fine di far pian piano tornare il turismo e i non residenti in un territorio che, comunque, è rimasto immutato nella sua straordinaria bellezza.

Noi continuiamo a esserci. Continuiamo a lottare. NOI DA QUI NON CE NE ANDIAMO.