Venerdì 21 luglio siamo stati alla Libera collina di castello di Genova a registrare il dibattito sulla situazione sanitaria presente a Ventimiglia, dove centinaia di persone si trovano bloccate lungo il fiume Roja in attesa di varcare il confine.

Quella da poco iniziata sarà la terza estate consecutiva di chiusura della frontiera di Ventimiglia; tre anni di negazione della libertà di movimento e di continue violazioni dei diritti dei migranti, tre anni di militarizzazione, repressione e morte. Sono già 11 in pochi mesi le persone morte cercando di attraversare il confine.
Nonostante ciò, a Ventimiglia continuano ad arrivare centinaia di persone che non rinunciano al loro progetto migratorio e che si trovano costrette a vivere in condizioni disumane, persone che non vogliono e non devono tornare indietro!

Davanti a questa situazione non si può restare spettatori: esistono molti modi per essere soggetti attivi nel sostegno alla libera circolazione e per aiutare i transitanti ad avere condizioni di vita migliori durante il viaggio.

Ne abbiamo parlato con chi già si sta attivando sul confine: i medici volontari dell’Associazione Città Aperta e il CSA La Talpa e L’Orologio (Imperia).

Introduzione di Luca dell’AutAut357

Antonio e Lia, medici volontari dell’Associazione Ambulatorio Internazionale Città Aperta

Scoppa del CSA La talpa e l’orologio (Imperia)

Testimonianza di George, ragazzo camerunense [FRA-ITA]

Dibattito