Oggi 9 dicembre siamo statə insieme a Roma in Piazza sotto le finestre della sede centrale di Acea, per dire stop ai distacchi dell’acqua.

commento di Margherita – Movimenti lotta per la casa

 

commento di Simona – Coordinamento Romano Acqua Pubblica

Ci siamo mobilitatə contro i distacchi delle utenze e l’art. 5 del Piano casa che, dalle occupazioni abitative alle case popolari e private, stanno generando ansia e paura e soffiando sul vento degli sgomberi attizzato dalle parole del prefetto Piantedosi e dallo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo.

Movimenti per l’Abitare, studenti e studentesse, sindacati di base, Comitati per l’Acqua pubblica e per la sanità di Roma e provincia hanno ribadito che un bene fondamentale come l’acqua non può essere gestito come un bene privato e una fonte di profitto, che non si possono staccare le utenze per morosità e saccheggiare ulteriormente le risorse ambientali, a maggior ragione nel bel mezzo di una crisi sindemica come quella che stiamo attraversando.

La mobilitazione ha strappato un incontro con il responsabile per la sicurezza di Acea che ha riguardato in particolare l’art.5 e i distacchi nelle occupazioni abitative e nelle case popolari.

Il responsabile di Acea ha affermato che la società (che lo ricordiamo, ha come azionista di maggioranza il Comune di Roma) non ha intenzione di compiere distacchi nelle occupazioni in questo periodo, e la disponibilità a farsi carico di ulteriori situazioni specifiche nei quartieri popolari. Questo però non ci basta: riteniamo che, ognuno dalle proprie postazioni, debba prendere parola contro la barbarie dell’articolo 5.

Chiediamo che venga disposta una moratoria generalizzata di tutti i distacchi, e che venga favorita una gestione dell’acqua che sia realmente nell’interesse pubblico e non della spartizione dei dividendi.

Continueremo a essere in piazza affinché ciò venga garantito e a difendere i nostri spazi. Casa, utenze e residenza sono un diritto. Ci vediamo il 12 dicembre sotto la Regione Lazio!

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