Lavoratrici e Lavoratori Alitalia in piazza Montecitorio per ribadire il No al piano Ita!

la vertenza Alitalia dimostra che “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” ormai non ha più valore in un contesto in cui la politica è al servizio del profitto privato!

Quello tra Governo e UE sulla nascita di Ita non è altro che un accordo preliminare che garantisce in nome della discontinuità, il definitivo abbandono del controllo del mercato del trasporto aereo da parte dell’Italia.

Migliaia di licenziamenti, una mini compagnia ridotta all’osso con pochi aeromobili, cessione di rami aziendali e slot: questa è la “transizione dolorosa” di cui parla il ministro Giorgetti. Un esborso di soldi pubblici senza un progetto di rilancio industriale. Questo è lo scenario che i lavoratori stanno osteggiando attraverso una stagione di lotta che va avanti da mesi.

Il principio cardine della nostra Costituzione  “L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” ormai non ha più valore in un contesto in cui la politica è al servizio del profitto privato e delle logiche concorrenziali tra gli Stati che in questo caso tutelano gli interessi di Low Cost e grandi compagnie straniere che beneficiano dell’abbandono di un asset strategico da parte del nostro Paese, oltre che di maggiori concessioni degli aiuti di Stato dovuti alla crisi pandemica.

Consapevoli di questo i lavoratori Alitalia, senza garanzie future e con gli stipendi pagati in ritardo e con il contagocce, hanno, in questi mesi di lotta, sostenuto e ricevuto solidarietà dai lavoratori di altri comparti in crisi, come quelli dell’ex Ilva, soggetti alle stesse logiche dovute a politiche subalterne contrapposte agli interessi della classe lavoratrice. Hanno inoltre costituito il Comitato tutti a bordo – no al piano Ita, che punta a mantenere l’unità e promuovere la partecipazione dei lavoratori dei vari settori, iscritti o meno ai sindacati, e che sta portando avanti una raccolta firme per richiedere che qualsiasi accordo riguardante il loro futuro non  venga preso senza la consultazione e il consenso dei lavoratori.

Sempre in piazza i sindacati di base e le associazioni di categoria, Cub Trasporti, USB, ACC e Navaid, che stanno seguendo la vertenza. Una delegazione è stata ricevuta da senatori del M5S che sembrano non essere a conoscenza dei dettagli relativi agli accordi con l’UE che il Governo sta portando avanti. Ascoltiamo la voce delle lavoratrici e dei lavoratori che non ci stanno a pagare il prezzo delle cattive gestioni aziendali e di scelte politiche che invece di puntare allo sviluppo e al rilancio di un settore importante per la nostra economia, creando ricchezza e lavoro, puntano al suo smantellamento con tutte le conseguenze sociali da questo generate.

La lotta prosegue!

Paolo De Montis – Cub Trasporti

Barbara lavoratrice Alitalia – Comitato tutti a bordo-No al Piano Ita

Riccardo Lonetto – Delegato USB e Lavoratore Airitaly

Francesco Staccioli Usb

Fabio Frati – Cub Trasporti

 

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