Ascolta le interviste dal presidio all’aeroporto di Roma Fiumicino.
“Lavoro, diritti, dignità!” urlavano ieri i dipendenti Alitalia durante il presidio all’aeroporto di Fiumicino nel giorno in cui Alitalia ha spento i motori.
Anche oggi qui, mentre la nuova mini compagnia a capitale pubblico Ita inizia le operazioni di volo, perché la rabbia dei dipendenti contro i licenziamenti di massa e lo smembramento della compagnia esige risposte.
Sono loro, gli unici che negli anni, dalle prime privatizzazioni, hanno sempre denunciato non solo la mala gestione, testimoniata dai rinvii a giudizio di amministrazioni opportuniste, ma anche scelte politiche che sembravano sempre remare in una direzione: ridimensionare la compagnia di bandiera italiana e subordinarla agli interessi dei grandi vettori europei e delle low-cost.
Proprio quello che oggi si sta compiendo con la nascita di Ita, alleggerita di slot, aerei e soprattutto personale. Una valanga di esuberi che si abbattono lasciando a casa 8000 lavoratori più migliaia appartenenti all’indotto, nel nome di una discontinuità imposta dall’Europa che è di difficile comprensione dopo aver visto, oggi, decollare il primo aereo Ita con tanto di logo Alitalia, acquisito ad un prezzo stracciato dalla vecchia compagnia in amministrazione straordinaria.
A cura di Sara per Radiosonar.net
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