23 March 2022  /  Tiedbelly

Talmente libera che ci scappa di mano…

La passata settimana una band Ucraina, i BETON, hanno proposto (con il placet degli eredi di Joe Strummer) una versione di LONDON CALLING intitolata KYIV CALLING che ha fatto storcere il naso a più di un clashista a causa della netta inversione di significato che si è verificata sul famoso singolo dei Clash. Se “London Calling”, nella sua ambientazione da fine dei tempi esprimeva un retro-pensiero anti-militarista la sua cover ucraina è invece a tutti gli effetti una chiamata alle armi contro l’invasione da parte della Russia. A ciò va ad aggiungersi il fatto non trascurabile che l’Ucraina abbia espresso un forte nazionalismo in questi ultimi anni, la qual cosa poco avrebbe a che fare con il messaggio internazionalista e larvatamente “Socialistoide” dei cari vecchi Clash. Quel che mi sembra essere sfuggito ai più è che “La Canzone” come oggetto, una volta diffusa commercialmente, sebbene conservi normativamente un autorialità a cui versare i diritti e un editorialità cui versare le edizioni, per il resto è banalmente aria in movimento. Il peggior Bluesman di Roma est intende dire con questo, che buone o cattive che fossero le intenzioni dei BETON rispetto a London Calling, nessuno – purtroppo e per fortuna, al contempo – può impedirgli di risuonarla modificandone al limite anche le premesse ideologiche. Perché è musica, e la musica è sempre, purtroppo e per fortuna, di tutti. Del resto “Bella Ciao” era un canto delle mondine:è solo che stavolta, forse, non è andata proprio come speravamo. Stamoce.

La Discoteca del Diavolo del 23/03/2022 – La Musica è talmente libera che ci scappa di mano…

  1. Bruce Springsteen – Born in the U.S.A.
  2. Otis Taylor – House of the crosses
  3. Green On Red – Ghosthand
  4. Go To Blazes – Messed up again
  5. Del Fuegos – Hand in hand
  6. Electric Flag – Mistery
  7. Leyla McCalla – Aleppo
  8. Willy De Ville – I’m gonna do something the devil never did
  9. Rowland S. Howard – Silver chain
  10. Iggy Pop – Do not go gentle in that good night
  11. The Cramps – Hard working man
  12. Bo Diddley – Sputnick