QUEERzionario 3.18 – DB di donna biologica
Con Eva Sassi Croce facciamo chiarezza su un tema che porta forte discriminazione nel mondo trans
Si è solito continuare, in modo ostinato e soprattutto privo di ogni fondamento scientifico, a considerare il genere sinonimo di una biologia riproduttiva.
La “donna e l’uomo”, come argomentiamo in questa puntata, sono costrutti culturali di suddivisione di ruoli e stereotipi all’interno delle società di tutti i tempi e in quasi tutte le geografie in base ai quali viene assegnato loro un destino fatale in funzione di una discriminante anatomica. I genitali, i cromosomi, i caratteri sessuali secondari etc. nulla ci dicono sul nostro destino e su quali siano i nostri comportamenti sociali e sulle attività riproduttive che scegliamo.
Parlare di donna biologica, ma lo stesso vale per l’uomo biologico, è propriamente privo di senso, dato che i generi etero-patriarcali sono concretamente una delle prime forme di violenza che l’umano abbia messo in campo nella sua lunga storia. Grazie all’antropologia e poi alla biologia dall’inizio del ‘900 parlare di donna o uomo biologico ha perso ogni significato scientifico e sociologico. Nonostante questo una cultura violentemente patriarcale non vuole scindere la scienza dall’ideologia.
In tutto questo, quello che stona pesantemente è che presunte femministe, dichiarandosi donne biologiche per discriminare le donne trans, non fanno altro che praticare la violenza patriarcale che dicono invece di combattere.
QUEERzionario del 28/01/2023 – DB di Donna Biologica
Las invertidas – Sudor Marika in sigla
Sad Song – Lou Reed