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Roma 12 Novembre 2016 tornano a casa, al Forte Prenestino, gli Assalti Frontali per presentare “mille gruppi avanzano” il nono album di Militant A & Co.
Apre il concerto, a sostegno di #DecideRoma, il collettivo del Lab Hip Hop Meticcio, per un evento difficile da dimenticare.

Su www.radiosonar.net (ri-)ascolta per intero le note degli Assalti … “questa band hip hop” (cit.)

ascolta il live del Lab Hip Hop Meticcio

ascolta il Live degli AssaltiFrontali 


Recensione di
@agagostino

14716104_10154614267937442_6872845969522757066_nArriviamo al Forte Prenestino dopo un pò di tempo che non ci tornavo per una serata, vuoi gli impegni della vita, la mancanza ormai cronica di una macchina che permetta di attraversare agilmente roma da Ovest a Est, o vai a saperlo tu il perchè…
Ogni volta, però,  che si supera il fossato, e si entra nei tunnel del forte ci si sente sempre un pò meglio … e in parte un pò a casa.
«Se provo quest’emozione io che dei trent’anni di Forte ne avrò si e no vissuti la metà … pensa Luchino cosa deve provare a presentare il suo nuovo disco in questo posto … dopo quasi trent’anni di storia musicale» penso dirigendomi alla ricerca degli altri della Radio, per vedere se serve una mano a ultimare la postazione per lo streaming… Ovviamente è tutto montato…e allora via a farsi un giro di amari prima della diretta.

Ad aprire il concerto c’è il Laboratorio Hip Hop Meticcio, che dopo aver aperto la serata di sabato scorso per la Radio con Picciotto di GenteStranaPosse (qui l’intervista ai gruppi) e il concerto di M1-Dead Prez (quil’Intervista) ad Ottobre a Esc, si ritrovano sul palco più determinati che mai… anche perchè, seppur come al solito numerossimi sulla scena, si sente e si vede la mancanza di Eddy Locote, privato della proprio libertà, a seguito al corteo antifascista di Magliana del 5 Novembre.  A lui sono dedicate le parole di apertura del Live, uno striscione enorme sul palco, e buona parte delle rime del Gruppo a comincare dalla canzone di apertura Il gioco dell’oppressore.

Le canzoni della crew sono veri e propri « versi di passione» che raccontano quello che succede in città, nei quartieri e nella vita (precaria) di tutti i giorni. La «rivoluzione di parole»  portata avanti dal gruppo è principalmente un inno continuo alla Libertà contro uno stato che si ricorda delle persone «solo nelle statistiche» partendo dal fatto che «siamo nati tutti liberi/liberi da tutto/liberi tra le persone/di esprimere un pensiero/di usare la ragione /liberi da questo sistema d’opperssione»

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Arriva, poi, il momento che tutti aspettano, ad iniziare dallo stesso Militant A, di presentare il disco numero nove della storia degli Assalti.
Ad introdurre il tutto sale sul palco Alessandro del Muro del Canto (Gruppo con cui gli Assalti hanno scritto e cantato il Lago che Combatte) che accompagnato dalle note della chitarra di Erik Caldironi improvvisa un racconto musicato, che attraverso i dischi e le canzoni del gruppo, ripercorre questi 30 anni di militanza canora … dall’Onda Rossa Posse degli anni ’90 fino ai “Mille Gruppi Che Avanzano” del 2016.
Luchino sale sul palco, assieme a tutta la crew: Pol G, Bonnot, Ill Nano, Mr. Nessuno
Quello che segue è un alternarsi di pezzi nuovi ai grandi classici … ne è passato di tempo ma si vede che «stare sul palco […] è stata sempre una festa»  e lo è ancora, soprattuto perché: «Finche noi siamo insieme chi ci fermerà? ci siamo innamorati della libertà/Siamo lupi, siamo branco, siamo fianco a fianco/ Siamo lotta, portando questa banda in alto/ Mille Gruppi Avanzano/ Finchè noi siamo insieme tutto viene naturale/ é un vento caldo contro la Banalità del Male!» 

Per due ore gli Assalti tengono il palco e il Forte risponde sempre puntale …  con i “banditi nella sala” che ogni volta che si dice « Su le Mani per gli Assalti Frontali» scattano e «Le mani vanno al cielo per dei Grandi Ideali»!

Ad un certo punto, però come spesso succede devo andare via un po’ prima … il concerto non è finito ma  tanti sono gli impegni di sta vita per cui anche la domenica ci si ritrova a «uscire di corsa nel mondo feroce »   e allora viene in soccorso la radio.
Va detto che sono sempre stato un po’ restio a streammere le serate … « chi vuoi che se le senta in diretta» ero solito dire in redazione … ma poi, guidando da Est verso Ovest, in un sabato sera “speciale” … grazie a RadioSonar mi sono ritrovate dentro una delle mie canzoni preferite degli Assalti … perchè: «Stavo in macchina ascoltando la mia radio preferita / Pensando al mio prossimo caso e ai casi della vita!»


Tornare al Forte infine ad una serata per DecideRoma (@RomaComune) è un valore aggiunto… non solo perchè come racconta lo stesso Militant A, nel video di DinamoPress, sembra sempre d’immaginarsi che dentro al Forte «c’è sempre una piccola rivoluzione in corso» ma perchè ci si sente di essere, assieme a tutt* , proprio nel posto giusto dove poter «Respirare Liberi, in due in due in piedi appoggiati alla porta del Forte» mentre « la musica da dentro riempie l’aria della notte ».
La voglia di uscire da li e portare quello spirito in tutta la città di Roma, nell’ultimo periodo sotto attacco per i deliri di Tronca e simili, infine, trasuda sia dagli interventi che precedono il live di luchino che da tutte le liriche dei gruppi che si sono sentite echeggiare per il tunnel in cui è sisteamto il palco e sulle frequenze di www.radiosonar.net