LO SCIOPERO VIVE NELLE LOTTE
Alle 18 di tutto il mondo in tutto il mondo gran RUIDAZZO GLOBALE
In questa data storica, che unisce le lavoratrici e i lavoratori di tutto il mondo nella lotta per i loro diritti, convochiamo – a partire dai nostri femminismi che sono una forza transnazionale e una potente memoria delle lotte – un 1° maggio Femminista Transnazionale
Continuiamo ad alzare le nostre voci con forza di fronte all’urgenza di denunciare insieme la crisi della riproduzione della vita di fronte a cui ci pone la pandemia, che precarizza e intensifica ulteriormente il lavoro produttivo e riproduttivo che facciamo noi donne, lesbiche, trans, queer e non-binarie.
Non vogliamo che il futuro assomigli a questo presente e ci rifiutiamo di ritornare alla normalità neoliberale, la cui insostenibilità si rivela in modo indiscutibile in questa crisi. Lottiamo per porre fine all’estrattivismo, agli allevamenti intensivi e alla produzione industriale di alimenti su larga scala, che subordinano tutte le specie viventi e la terra ai profitti del capitale.
Oggi stiamo combattendo per sopravvivere nella pandemia, ma ci stiamo anche organizzando per affrontare le conseguenze a lungo termine che questa avrà sulle condizioni economiche e di vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Il confinamento obbligatorio non può essere una scusa per impedirci di decidere sul nostro corpo e garantire la nostra autonomia.
Lo sciopero femminista è stato negli ultimi anni lo strumento che ha unito le nostre lotte a livello globale e che ci ha permesso di rifiutare la violenza patriarcale nella sua dimensione strutturale: nelle case, nelle strade, nei luoghi di lavoro, attraverso le frontiere.
Durante la pandemia e nei prossimi mesi il processo di insubordinazione alimentato dallo sciopero femminista deve convertire il nostro lavoro riproduttivo in un campo di lotta per contestare la divisione sessuale e razzista del lavoro e per esigere la socializzazione del lavoro di cura.
Vogliamo sovvertire tutto per mettere fine alla violenza patriarcale e razzista della società neoliberista
Vogliamo un’uscita femminista transnazionale dalla crisi per non tornare più a una normalità fatta di disuguaglianze e violenze. Nella giornata internazionale delle lavoratrici e dei lavoratori grideremo tutta la nostra rabbia contro la violenza di una società che ci sfrutta, opprime e uccide.
Il Primo Maggio diciamo più che mai che le nostre vite non sono al servizio dei loro profitti.
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